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Il posizionamento premia Acetaia Giusti: ricavi a 13,5 mln €

Il posizionamento traina le vendite di Acetaia Giusti che archivia il 2022 con un fatturato di 13,5 milioni di euro, in rialzo di oltre il 20% sul 2021. Un risultato “dovuto a una crescita organica sia in Italia sia all’estero”, spiega a Pambianco Wine&Food l’AD della realtà di Modena Claudio Stefani Giusti. “Ciò è avvenuto grazie a un posizionamento dell’azienda che si sta spostando sempre più in alto e ciò ci permette di giustificare la vendita di un prodotto di alto profilo. La crescita non è quindi dovuta all’inserimento di nuovi prodotti o linee, e ciò dimostra che l’espansione dell’aceto balsamico nel mondo è ancora possibile”.

L’estero genera infatti il 70% dei ricavi complessivi grazie a una presenza in 70 Paesi, con Germania, America e Corea come mercati principali e filiali dislocate tra Monaco, Hong Kong, New York e Seul. Inoltre, “stiamo finalmente riuscendo a entrare in maniera più consistente anche in Cina grazie sopratutto al B2c diretto e quindi attraverso le piattaforme cinesi”.

Acetaia Giusti vende i propri prodotti sia in ambito B2b, tramite il canale retail, “che pesa molto in quanto il nostro prodotto è molto attraente per il consumo a casa e per la regalistica”, e ristorazione; sia nel B2c, che genera circa il 15% dei ricavi, tramite l’e-commerce e le boutique Giusti di Modena, Bologna e Milano dove l’azienda vende i propri prodotti e racconta l’universo Giusti attraverso una zona esperienziale dedicata alla degustazione.

L’azienda sta inoltre completando un investimento di circa dieci milioni di euro per la realizzazione della nuova fabbrica. Un ampliamento che non serve a incrementare i volumi ma, bensì, consentirà di avere un’azienda maggiormente tecnologica e con spazi dedicati anche al leisure dei dipendenti.

Nell’anno in corso, conclude l’AD, “penso di confermare un’ulteriore crescita 15-20 per cento”.

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