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Il programma tv che ricostruisce gli alberi genealogici degli attori – Il Post

L’attore americano Edward Norton è un discendente di Pocahontas, la celebre donna nativa americana che nel 1614 sposò il colono inglese John Rolfe e la cui storia ha ispirato l’omonimo film d’animazione di Disney. Norton, noto per tanti film di successo a partire da Schegge di paura e di recente nel cast di Glass Onion, ha scoperto questa informazione sulle proprie origini durante una delle ultime puntate di Finding Your Roots (traducibile con “trova le tue radici”), un popolare programma televisivo in cui vengono ricostruiti gli alberi genealogici di persone famose.

Through a direct paper trail leading to Pocahontas and John Rolfes’ 1614 marriage certificate, @EdwardNorton learns that his family lore appears to be true. His 12th great-grandmother is Pocohantas!

Tune in TOMORROW night on @PBS at 8/7c for the Finding Your Roots premiere!! pic.twitter.com/54sTTt2YKY

— Henry Louis Gates Jr (@HenryLouisGates) January 2, 2023

Finding Your Roots viene trasmesso dal 2012 sulla rete televisiva pubblica statunitense PBS ed è condotto da Henry Louis Gates Junior, uno storico e studioso della cultura afroamericana. In precedenza Gates aveva fatto un altro programma televisivo simile che però era dedicato solo a persone afroamericane: la popolazione degli Stati Uniti si è formata con numerose immigrazioni e per questo è un paese in cui c’è un grande interesse per la genealogia, che riguarda in particolar modo gli afroamericani in quanto discendenti di persone che furono portate in America con la forza e rese schiave.

Le analisi genealogiche del programma sono realizzate sia con i tradizionali metodi della genealogia, cioè attraverso la ricerca di documenti storici, sia con analisi genetiche, che in questo ambito sono usate per provare a indagare sui rapporti familiari che non possono essere ricostruiti attraverso i soli documenti.

Nel caso di Norton i genealogisti di Finding Your Roots hanno scoperto che tra i suoi antenati ci sono anche un soldato che partecipò alla Guerra civile americana, un attivista sindacalista e un colono del North Carolina che possedeva alcuni schiavi, informazione che l’attore ha definito «scomoda da mandar giù». Non è comunque la prima volta che il programma di Gates trova un proprietario di schiavi tra gli antenati di qualcuno: nella terza stagione era successo con Ben Affleck, che aveva peraltro chiesto di posticipare la trasmissione per questa ragione – ricevendo successivamente delle critiche per questo.

– Leggi anche: Come trovare informazioni sui propri bisarcavoli online

Per quanto riguarda la relazione dell’attore con Pocahontas comunque c’è da stupirsene fino a un certo punto: andando indietro di generazione in generazione, la “famiglia” di ogni persona si allarga molto, e quindi i legami biologici sono sempre più labili. Basti pensare al fatto che ognuno ha 32 bisarcavoli, cioè nonni dei propri bisnonni. Per questo se si va indietro nel tempo di secoli si scopre che moltissime persone in vita oggi hanno antenati comuni: nel 1999 lo statistico dell’Università di Yale Joseph Chang aveva dimostrato che ipoteticamente basta andare indietro di 600 anni per trovare una persona da cui discendono tutte le persone di origine europea di oggi.

Le rivelazioni sulla storia familiare di Norton sono state diffuse nella prima puntata della nona stagione del programma, a cui ha partecipato anche Julia Roberts. Su di lei i genealogisti del programma hanno scoperto che non è biologicamente una “Roberts”: il bisnonno da cui ha ereditato il proprio cognome, che si chiamava John Pendleton Roberts, era nato da una relazione extraconiugale della madre. Infatti secondo i resoconti di censimenti ottocenteschi, Willis Roberts, il marito della madre di John Pendleton Roberts, Rhoda Suttle, morì nel 1864, cioè circa dieci anni prima della nascita del suo presunto figlio.

Non essendoci alcun documento che chiarisse l’identità del vero padre di John Roberts, i genealogisti del programma avevano poi svolto dei test genetici sia su Julia Roberts che su uno dei cugini di suo padre, che hanno permesso di trovare delle corrispondenze con i discendenti di un tale Henry MacDonald Mitchell Junior. Esaminando altri documenti è poi emerso che, all’epoca in cui nacque John Roberts, Mitchell era sposato e aveva a sua volta sei figli, e che sua madre, una vedova, abitava vicino a Rhoda Suttle.

Is Julia Roberts Actually a “Roberts”? Julia Roberts learns through DNA that her “great-great grandfather” Willis Roberts could not be related to her. Watch her reaction from tonight’s season premiere of #FindingYourRoots here -> pic.twitter.com/MAd8Mtzlza

— Henry Louis Gates Jr (@HenryLouisGates) January 4, 2023

Nella puntata successiva l’attrice Claire Danes, la protagonista della serie tv Homeland, ha scoperto di discendere da una donna che fu accusata di essere una strega durante i famosi processi di Salem di fine Seicento. Uno degli antenati di Jeff Daniels, noto tra le altre cose per la serie The Newsroom, testimoniò proprio in uno di quei processi.

Gates, che è afroamericano, aveva cominciato a occuparsi di genealogie nel 2003, quando aveva pensato di ricostruire quella di otto persone afroamericane famose per arrivare fino al passato coloniale che inevitabilmente riguardava tutte le loro famiglie. Si era poi sottoposto a sua volta a test genetici, scoprendo di discendere da una donna proveniente dall’Inghilterra o dall’Irlanda, e quindi bianca, dal lato materno: secondo la sua ricostruzione era una serva che poi aveva avuto un bambino con uno schiavo afroamericano del Maryland.

Anche dal lato paterno Gates ha un antenato bianco, una cosa in realtà piuttosto comune tra gli uomini afroamericani, ha spiegato al Washington Post: circa il 35 per cento di loro discende da un uomo bianco che aveva avuto figli con una donna nera nel periodo della schiavitù, quando le schiave erano spesso abusate sessualmente dagli uomini a cui per legge appartenevano.

– Leggi anche: Ci si può fidare dei test per l’analisi del DNA che si comprano su internet?

Negli Stati Uniti, per via della popolarità della genealogia, ci sono molte aziende che vendono per poche decine di dollari test del DNA da fare a casa. Non si tratta però di sequenziamenti completi del genoma delle persone, cioè di esatte e complete letture delle loro informazioni genetiche (solo l’anno scorso ne è stata fatta una per davvero, nell’ambito di un grande progetto scientifico), ma solo di una loro piccola parte.

Questa parte può essere sufficiente per rintracciare lontani parenti sconosciuti se i dati a riguardo sono confrontati con quelli raccolti negli ormai grandi database che negli ultimi vent’anni sono stati messi insieme dalle aziende che producono i test e da genealogisti amatoriali o professionisti. Questi database hanno permesso alla polizia di risolvere numerosi casi di omicidio, ma potrebbero costituire un grosso problema per la privacy delle persone, anche perché grazie ai legami di parentela danno informazioni anche su persone che non hanno mai acconsentito alla diffusione dei propri dati genetici.

Quegli stessi test vengono usati dalle aziende che li eseguono anche per fornire indicazioni sulla provenienza geografica di chi ci si sottopone (dicendo ad esempio che una tale persona è per l’80% italiana, per il 15% greca e per il 5% nigeriana): si tratta di informazioni da prendere con le pinze perché sono frutto di stime basate sul DNA di persone che vivono oggi e non nel passato.

– Leggi anche: Come funziona la banca dati del DNA della polizia

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