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Il Sindaco Gori: “La cultura come luce. E Bergamo e Brescia rappresenteranno l'Italia al meglio” – BergamoNews

Bergamo. Si alza il sipario su Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Una cerimonia inaugurale, quella al Teatro Donizetti, avvenuta nel pomeriggio di venerdì 20 gennaio, che ha visto una partecipazione numerosissima: in platea e sui palchi autorità politiche e illustri personaggi della società civile e religiosa, amministratori e sostenitori primi, oltre a molti cittadini. A fare gli onori di casa il sindaco Giorgio Gori e l’assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti che hanno portato la loro voce sul palco per dare inizio alle celebrazioni.

Il discorso del Sindaco Giorgio Gori

“Signor Presidente della Repubblica, Signor Ministro della Cultura, signor Presidente della Regione, Presidenti delle Province di Bergamo e di Brescia, autorità tutte, colleghi sindaci, caro Emilio Del Bono, un saluto emozionato e affettuoso a tutti voi. Un saluto ai bergamaschi che oggi affollano questo nostro meraviglioso Teatro, e altrettanto agli amici di Brescia, che animano la platea e i palchi del Teatro Grande. Un saluto a chi ci segue da casa, grazie alla Rai che ha voluto offrire la diretta televisiva a questa nostra cerimonia. Caro Presidente Mattarella, oggi La posso salutare solo così, a distanza, e tuttavia spero Le arrivi il calore dell’affetto mio e della città di Bergamo, che tanto L’apprezza.

Del resto, Lei ha infinite doti, ma non potevamo pretendere avesse anche quella dell’ubiquità, e avendoLa ospitata a Bergamo in occasione della recente Assemblea dell’Anci, era giusto che l’onore di accoglierLa oggi toccasse a Brescia.

Diamo il via, l’ufficiale calcio d’inizio all’anno che vede Bergamo e Brescia Capitale della Cultura italiana. È un grande privilegio, che viviamo con orgoglio e gratitudine nei confronti di chi ha voluto accogliere l’istanza di candidatura che insieme al Sindaco Del Bono, nel maggio del 2020, decidemmo di indirizzare al Ministro della Cultura; anzitutto per dare alle nostre città – gravemente ferite dal virus – un segnale di reazione e di speranza.

Il titolo, assegnato direttamente dal Parlamento, ha assunto per le nostre comunità un fortissimo valore simbolico, un vero orizzonte di rinascita. E ci ha motivati a costruire un progetto ambizioso, che speriamo all’altezza della generosità di quanti ci sono stati vicini.

Capitale Italiana della Cultura 2023 si svilupperà attraverso un programma comprendente oltre cento grandi progetti, a cui faranno corona moltissime altre iniziative che prenderanno corpo nel corso dell’anno grazie al coinvolgimento di tutte le realtà che nei nostri territori si sono attivate, hanno fatto rete e costruito collaborazioni: fondazioni, associazioni, enti pubblici, imprese, università. Bergamo e Brescia si racconteranno all’Italia e all’Europa lungo un anno che vuole essere l’innesco di un percorso di sviluppo – sociale ed economico – fondato sulla cultura. Alla base del progetto complessivo c’è infatti l’idea della cultura come grande forza generatrice, strumento di emancipazione per gli individui e per le comunità.

Abbiamo lavorato per innescare queste energie, con l’obiettivo di tessere solide relazioni tra due territori che – benché confinanti, molto simili e accomunati da morfologia, storia, tradizioni e profilo economico – non avevano una consuetudine di collaborazione.

Abbiamo costruito un originale modello di governance tra enti pubblici e soggetti privati – grazie al supporto del Governo e di Regione Lombardia, da un lato, con la collaborazione delle Province, e dall’altro grazie alla generosa partecipazione delle Fondazioni di territorio e di importanti imprese – e puntato sul più ampio coinvolgimento delle nostre comunità; con l’obiettivo, prima ancora dell’incremento dei flussi turistici, di favorire la crescita dei consumi culturali dei nostri cittadini, a partire dai giovani e da coloro che raramente si trovano a frequentare teatri, musei e sale da concerto.

Ci abbiamo lavorato per oltre due anni, con le nostre squadre, condividendo l’idea che questa sia davvero un’occasione per “crescere insieme”: “Bergamo Brescia 2023” è un laboratorio vivo di collaborazione tra enti, del tutto originale ed inedito, e la nostra speranza è che la collaborazione possa proseguire ben oltre quest’anno e produrre un’eredità feconda e duratura.

Insieme, abbiamo cercato di comporre il disegno di un territorio in movimento verso il futuro, un territorio con due capoluoghi che diventano una sola Capitale. Un territorio che riconosce la cultura – in tutte le sue espressioni, da quella artistica a quella scientifica, da quella industriale a quella della solidarietà – come il dono più grande che si può fare ad una persona.

Perché cultura è sinonimo di libertà e di emancipazione: il miglior antidoto alla paura, allo spaesamento e alla tristezza: per questo è importante che sia accessibile a tutti.

Il titolo che abbiamo voluto dare a questo grande progetto è “La città illuminata”, pensando proprio alla cultura come ad una luce che ci aiuta ad affrontare i grandi cambiamenti del nostro tempo, a comprenderli e a non sentircene sopraffatti: la luce della conoscenza. Ma “illuminata” significa anche “aperta”, “di ampie vedute”, come vogliamo che siano le nostre città: accoglienti, in grado di riconoscere le differenze come un valore. E “Illuminata” è la comunità cittadina che nei momenti difficili ci appare come un faro, un punto di riferimento e di approdo. Così vogliamo che siano le nostre città.

Brescia e Bergamo – la Leonessa d’Italia e la Città dei Mille – hanno concretamente contribuito al processo che ha portato alla nascita del nostro Paese. Oggi condividono un’occasione che è anche una responsabilità – rappresentare l’Italia al meglio, anche di fronte all’Europa. Ci metteremo tutto il nostro impegno e il nostro entusiasmo, desiderosi di condividere la luce e la bellezza delle nostre città con chiunque vorrà farci visita. Benvenuti a Bergamo e a Brescia, benvenuti nel nostro Anno della Cultura!”.

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