A Eindhoven, tour nella casa di famiglia di Kiki van Eijk e Joost van Bleiswijk, la super coppia del design olandese.
Kiki & Joost: ecco dove vive la coppia creativa
Raccontano che la prima volta che videro quella che oggi è la loro casa di famiglia in Olanda, Kiki van Eijk e Joost van Bleiswijk, coppia d’oro del design internazionale, non siano nemmeno riusciti a entrarvi tanto era in stato di degrado e pericolante. Ma Joost, i cui progetti di mobili innovativi includono la collezione No Glue No Screw e Meccannic Constructions, che trae ispirazione dal gioco di costruzione Meccano, «ha un senso intuitivo della scala e del volume e ha potuto vedere il potenziale dello spazio e ciò che si poteva fare», dice Kiki. I due si sono conosciuti alla Design Academy di Eindhoven e hanno sempre vissuto in zona. Si sono fatti presto conoscere a livello internazionale collaborando con marchi importanti, tra i quali come Hermès, Moooi, Nodus, e il loro lavoro è stato esposto in musei e gallerie di tutto il mondo. Una volta arrivati due figli, la coppia ha deciso di cercare la casa di famiglia e ha trovato questo gioiello.
I prati di Vincent van Gogh
«La nostra casa di famiglia si trova nella campagna, a 15 minuti in bici dal centro di Eindhoven e a 8 dal nostro studio. Ma quello che rende interessante vivere in questa zona è il piccolo paese di Leuven, dove Vincent van Gogh è nato e ha vissuto per lungo tempo. Van Gogh avrà certamente passeggiato per i campi che circondano la casa di famiglia e forse avrà trovato ispirazione per le sue tele, per noi questa è una connessione creativa potente», ci raccontano i due. La colonica del 1890, parzialmente bruciata e ricostruita nel 1909, è una tipica costruzione olandese, con mattoni rossi, piccole finestre, persiane nere dipinte e un alto tetto triangolare. «L’Olanda è naturalmente ricca di argilla», osserva Kiki, «quindi i mattoni sono un modo tradizionale e pratico di costruire qui». La casa si trova in un’area naturalmente protetta e nei giorni feriali non è consentito l’accesso alle auto, ad eccezione dei residenti. I due designer hanno quindi acquistato il semi rudere e si sono messi all’opera con tutta la creatività e la tecnica che li contraddistingue. Essendo sottoposta a vincoli storici, la struttura è stata in buona parte conservata: «È stato un duro lavoro, ma avevamo le idee molto chiare su che tipo di spazio volessimo creare».
Il restyling creativo della casa storica
In particolare, andavano salvate le travi in legno interne, che erano strutturalmente collegate alle pareti esterne, ma che erano state piuttosto basse e non lasciavano spazio per creare un secondo livello che la coppia desiderava. Joost e l’architetto, con un guizzo d’ingegno, hanno deciso allora di collegare nuove travi lignee alle originali, con sottili travi in metallo nero a rinforzo, che oggi creano una spettacolare scenografia domestica ma sono anche molto funzionali. Così, al secondo piano sono state ricavate le camere da letto e i bagni, nel sottotetto. Un lungo corridoio soppalcato permette di vedere la zona living sottostante, un grande open space con un camino originale che oggi arriva fino al secondo livello e riscalda tutta la casa. «Abbiamo anche uno studio, ci piace restare a casa sebbene la nostra base di lavoro non disti molto da qui ed è così una gioia spendere del tempo anche lì», dicono Kiki & Joost. I vincoli architettonici hanno però permesso di installare grandi vetrate che inondano di luce naturale la casa e si affacciano sul giardino di 150 metri quadrati, che ospita erbe aromatiche, piante da frutto, una casa sull’albero e tanti nascondigli.
I creativi di Eindhoven
Il layout di questa casa di famiglia dunque prevede quattro camere da letto, tre bagni, un grande living con cucina a vista e zona pranzo, uno studio e una cucina outdoor, con un forno per la pizza proprio disegnato da Joost. «Credo che il nostro angolo preferito della casa di famiglia sia quello della sedia a dondolo girata verso la grande vetrata. La luce viene da Nord e la vista è sul giardino e sui campi», dicono Kiki & Joost. E poi non mancano gli arredi, ovviamente di design e molti firmati da loro. «Nella nostra casa ci sono moltissimi pezzi nostri, ma anche vintage collezionati ai mercatini o acquistati durante i nostri viaggi. E poi anche progetti di nostri colleghi, artisti e designer. Eindhoven ha una fortissima comunità di design e noi facciamo il nostro meglio per supportare questa scena creativa».
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