Per Foderaro sono arrivate parole di stima sia dal sindaco Nuccia Berra, sia dal suo successore Alessandro Provini, sia dalla coalizione
Dopo la notizia delle dimissioni dell’ormai ex vicesindaco di Cerro Maggiore Antonio Foderaro a poche settimane dalle prossime elezioni amministrative, la maggioranza da cinque anni al timone del paese prova a spazzare via le voci di corridoio scaturite dalla decisione, che da giorni adombravano possibili tensioni all’interno della maggioranza alla base dalla scelta nonostante le smentite dello stesso Foderaro. L’ex vicesindaco, infatti, aveva ricondotto il passo indietro ad «impegni professionali sempre più pressanti» che non gli consentono più «piena attenzione e impegno al ruolo istituzionale».
«Antonio è un pilastro della nostra squadra e appena sarà di nuovo disponibile ritornerà in prima linea al nostro fianco – mette in chiaro il sindaco Nuccia Berra -. Da tempo ci aveva manifestato la necessità di avere più tempo per la sua famiglia e per il suo lavoro, ma, da vero professionista, ha accettato di concludere il delicato iter del PGT». «Auguro al mio successore, Alessandro Provini, buon lavoro – aggiunge l’ex vicesindaco – e, per quanto mi sarà possibile, sarò vicino al sindaco e a tutta la squadra con consigli ed idee, perché sono parte integrante di questo grande gruppo e sono orgogliosamente uno dei fondatori di questo progetto vincente».
Per Foderaro sono arrivate parole di stima sia dal suo successore nei panni di numero due di Palazzo Dell’Acqua, Alessandro Provini, sia dai tre partiti di maggioranza. «Ringrazio Antonio per i consigli preziosi che mi ha dato e sono sicuro che nei momenti difficili lui ci sarà sempre – sottolinea Provini -. La sua scelta, difficile, è da accettare, perché Antonio è stato un grande punto di riferimento per tutti noi e non possiamo chiedergli altri sacrifici». «Ringraziamo tutti Antonio per il suo operato – continuano da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia -, perché in questi anni si è sempre speso per la collettività ed i risultati del suo lavoro sono sotto gli occhi di tutti».
