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La scalinata o salita dei Borgia, uno degli angoli più suggestivi di Roma

La scalinata o salita dei Borgia è uno dei luoghi più suggestivi di Roma.

Se siete in vacanza nella Capitale o (a maggior ragione) se vivete in città, dovete assolutamente fare una passeggiata in questo angolo incantevole.

Scalinata dei Borgia: dove si trova?

Ci troviamo nel Rione del Colle Esquilino: qui si vive un’atmosfera particolare lontana, dal traffico e dal caos e si gode dall’alto il panorama della Chiesa della Madonna dei Monti, della via Cavour e della Torre dei Conti su via dei Fori Imperiali.

Scalinata dei Borgia, perché si chiama così?

La salita dei Borgia si chiama così perché su di essa si ergono quelle che furono ritenute le “Case” dei Borgia.

La facciata principale dell’edificio (coperta da un incantevole manto di edera), la cui origine risale al XIII secolo, presenta caratteri architettonici medievali, rinascimentali e cinquecenteschi.

Alzando lo sguardo possiamo ammirare un delizioso balconcino (forse disegnato da Raffaello) che sovrasta l’arco.

Secondo la tradizione popolare si tratterebbe del Balcone di Vannozza, ovvero Giovanna Cattanei, spregiudicata amante del papa Alessandro VI Borgia, dal quale ebbe quattro figli illeggitimi: Giovanni, Cesare, Goffredo e, la famosa, Lucrezia Borgia.

Scalinata dei Borgia: la leggenda del Vicus Sceleratus

La scalinata dei Borgia è legata ad un omicidio dell’antica Roma risalente al 535 a.c.

La leggenda narra che Servio Tullio, sesto Re di Roma, fece sposare le due figlie entrambe di nome Tullia con i figli del suo predecessore Tarquinio Prisco, Aronte e Lucio Tarquinio.

SERVIO TULLIO                        TARQUINIO PRISCO

TULLIA  mite                              LUCIO TARQUINIO prepotente

TULLIA Maior – ribelle              ARONTE pacifico

Aronte era un uomo pacifico, mentre Lucio Tarquinio era ambizioso, prepotente e di pessimo carattere.

Anche le due figlie di Servio Tullio erano di indole diversa ed opposta, una mite, l’altra ribelle.

L’insofferente Tullia, stanca del marito Arunte, che considerava inetto ed incapace, fece di tutto per prendersi il cognato Lucio Tarquinio, più coraggioso e violento.

I due (Lucio Tarquinio e Tullia Maior) decisero di uccidere i rispettivi cognati e si sposarono.

Successivamente decisero di uccidere anche Servio Tullio (il padre di Tullia). In che modo gli diedero la morte?

Lucio Tarquinio, con un colpo di stato si impossessò del potere e durante una rissa colpì Servio Tullio che ruzzolò per i gradini della curia, il povero re cercò di fuggire, ma, inseguito dai sicari di Lucio Tarquinio, venne ucciso.

La folle Tullia, arrivata nei pressi del Senato chiamò a gran voce il marito perchè voleva essere la prima a salutarlo con il titolo di re. Lucio Tarquinio le intimò di allontanarsi da quel tumulto, Tullia obbedì risalendo con il cocchio via della Cipria, ma alla curva dell’imbocco per il clivo Urbio l’auriga si arrestò inorridito davanti alla macabra scena del cadavere ancora caldo di Servio Tullio.

La donna furibonda e accecata dall’ira, urlò di proseguire e di passare più volte con cocchio sul corpo esanime del re suo padre.

Scalinata dei Borgia e Piazza San Pietro in Vincoli

Se si sale l’antico “vicus sceleratus” e si oltrepassa la scala dell’arco dei Borgia, si arriva a piazza San Pietro in Vincoli e alla Basilica di San Pietro in Vincoli col magnifico Mosè di Michelangelo che possiamo ammirare al suo interno.

fonte
http://www.annazelli.com

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