Laura Biagiotti ha scelto uno dei luoghi simbolo della città meneghina, nonché pezzo prezioso del patrimonio storico culturale italiano, per presentare la sua nuova collezione Autunno-Inverno 2023/24.
Quando e come sono nate le fashion week?
La settimana della moda è l’evento sine qua non del fashion system, l’appuntamento imprescindibile che chiama a raccolta addetti ai lavori e celebrità. Ma come è nato questo rito che da New York a Parigi, passando per Londra e Milano, torna puntando sempre tutti i riflettori su di sé?
Proprio lì, tra gli spazi del Piccolo Teatro di Milano, ha infatti lasciato che moda, teatro, danza e digital art si fondessero tra loro per dar vita a uno spettacolo a più voci intorno alle scenografie dello spettacolo Carbonio di Pier Lorenzo Pisano. Uno show dalle infinite suggestioni intessuto di quell’immancabile sguardo al tema della sostenibilità. Protagonisti indiscussi, il cashmere e il tessuto, che cuciono e insieme destrutturano forme convenzionali per creare il nuovo. Come l’abito-bambola, definito da Laura Biagiotti «spazialista» perché espande la silhouette nello spazio, che si apre e diventa spolverino, gonna da indossare sopra il pantalone, e si scioglie in un fiocco da indossare su tessuti maschili.
Tutto viene reinventato e giocato in quell’ottica spaziale che prende vita tra tessuti iridescenti che punteggiano di bagliori il guardaroba. Paillettes, reti di cristalli realizzate sapientemente a mano e tessuti metallizzati si alternano all’iconico cashmere Biagiotti che si intreccia con fili lurex o viene ricamato con piccole borchie dorate. Anche i colori richiamano un mondo lontano, come toni scuri, bagliori lunari e soprattutto infinite sfumature naturali, proprio quelle che vanno dal marrone al tortora assecondando i risultati di uno studio della Johns Hopkins University secondo il quale il colore medio dell’universo è in realtà una tonalità di beige.