Un 2023 alla scoperta dell’arte meneghina, tra percorsi inediti e opere senza tempo
All’inizio di ogni nuovo anno, puntuali come un orologio, i buoni propositi fanno capolino: i troppi impegni, gli imprevisti all’ordine del giorno e il tempo che sembra non bastare mai impediscono di ritagliarsi qualche ora per una cenetta in quel nuovo ristorante o per una visita culturale nel museo dove da anni ci si ripromette di andare. Questa volta, però, eventi imperdibili vi aspettano e, tra questi, l’incredibile selezione delle 5 mostre a Milano da vedere a Gennaio di cui non potrete fare a meno.
Se il ritorno in ufficio e al faticoso tran tran quotidiano vi hanno già fatto dimenticare la dolce sensazione di relax delle vacanze natalizie rigettandovi nel solito turbinio di stress, dedicate del tempo a voi stessi lasciandovi conquistare e coinvolgere da iconici fumetti, quadri ed installazioni d’arte contemporanea che vi faranno vivere esperienze uniche all’insegna dell’arte meneghina.
Che desideriate arricchire il vostro bagaglio culturale o semplicemente trascorrere una giornata diversa tra percorsi storici e artistici, Milano sa sempre come farvi iniziare al meglio l’anno nuovo.
#ONE LOVE NORMA JEANE
Mudec | Via Tortona, 56
Il progetto, “#OneLove“, dell’artista Norma Jeane è un parallelepipedo di plastilina che ricorda la bandiera arcobaleno, al suo interno nasconde però contiene un’intersezione bianca e nera, a voler riconoscere e celebrare la complessità dell’essere umano. È un’opera collettiva in divenire, che muta nel tempo e nello spazio grazie alla fruizione continua del pubblico che vi interagisce modellando e rimodellando il materiale di cui è composta, per tutta la durata dell’installazione.
GIOIELLI DI GIULIO MANFREDI CELEBRANO RAFFAELLO. SCUOLA DI LUCE
Pinacoteca Ambrosiana | Piazza Pio XI, 2
La Sala del Cartone di Raffaello, all’interno della Pinacoteca Ambrosiana ospiterà “Gioielli di Giulio Manfredi celebrano Raffaello. Scuola di Luce” a cura di Alberto Rocca e Arnaldo Colasanti. Un’installazione artistica composta da ventun disegni per ventun gioielli raffinati, corrispondenti a ventuno personaggi del Cartone di Raffaello, a dimostrazione che ancora questa opera del grande Raffaello, ovvero il Cartone, può ancora ispirare il talento di chi desidera lasciarsi provocare e stimolare da una bellezza antica ed assoluta.
VETRO E OPERA LIRICA. SOFFI D’ARTE
Castello Sforzesco | Piazza Castello
Il Castello Sforzesco vuole promuovere una mostra collettiva di 20 artisti contemporanei invitati a realizzare un’opera in vetro ispirata al mondo della lirica intitolata proprio “Vetro ed Opera Lirica. Soffi d’arte”. L’esposizione diventa quindi un omaggio all’opera lirica e unisce due arti che hanno reso celebre l’Italia nel mondo, l’arte del vetro e la lirica, accomunate non soltanto dal soffio che le genera, ma anche dalla capacità di raccontare storie, caratteri, personaggi e di emozionare coinvolgendo lo spettatore.
ZEROCALCARE. DOPO IL BOTTO
Fabbrica del Vapore | Via Giulio Cesare Procaccini, 4
La mostra dedicata al fumettista Michele Rech, in arte Zerocalcare,“Zerocalcare. Dopo il Botto”, espone oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera definita site specific che racconta come la società si sia frammentata all’indomani di una pandemia, di una profonda crisi economica e sociale di portata globale e di un conflitto militare nel cuore dell’Europa. L’esposizione tocca anche argomenti altrettanto caldi come la solitudine, la politica, le resistenze che hanno determinato un ulteriore disgregazione sociale.
L’ARTE DEL DONO. DA GIAN GIACOMO POLDI PEZZOLI A OGGI
Palazzo Poldi Pezzoli | Via Alessandro Manzoni, 12
Il Museo Poldi Pezzoli presenta la mostra “L’arte del dono. Da Gian Giacomo Poldi Pezzoli a oggi”, in occasione del bicentenario della nascita del fondatore della casa museo. Esposte 38 opere, tra dipinti, sculture, orologi, stipi e ventagli, che coprono un periodo che va dal XIV al XX secolo. Il museo presenta al pubblico non solo le opere donate dalla generosità dei collezionisti (dal 2018 a oggi sono infatti giunte al Poldi Pezzoli 61 nuove opere), ma anche le figure dei donatori e le ragioni che hanno portato la direzione del Museo ad accoglierle.
