Immergetevi nella cultura con le mostre primaverili più suggestive
A Milano si inizia a respirare la primavera, quindi quale miglior momento per scoprire la città attraverso le mostre che ne animeranno la stagione? Ubicate in palazzi storici e suggestivi musei, sono un piacevole pretesto per una gita domenicale passeggiando per le vie del centro e, perché no, anche per trascorrere qualche ora riscoprendo la cultura che la città meneghina può offrire.
Installazioni, video e fotografie sono protagonisti assoluti delle numerose mostre monografiche che caratterizzato la primavera milanese, grazie alla collaborazione tra istituti prestigiosi che permette alla città di esporre artisti emblematici di oggi e di ieri. Flawless ha selezionato le mostre a Milano da vedere a Marzo, per un viaggio nella cultura e nell’arte fuori dall’ordinario.
RAINBOW – COLORI E MERAVIGLIE FRA MITI, ARTI E SCIENZA
Mudec Museo delle Culture | Via Tortona, 56
La mostra si apre con un’installazione definita site-specific che l’artista americano Cory Arcangel ha ideato appositamente per un vasto spazio all’interno del Mudec: una moquette con un arcobaleno, generato tramite computer-grafica, che trasforma il fenomeno ottico da astrazione digitale ad oggetto tangibile. L’intera mostra “Rainbow – colori e meraviglie fra miti, arti e scienza” propone un progetto espositivo fatto di diverse narrazioni tutte legate all’arcobaleno, inteso non solo come fenomeno atmosferico naturale, ma anche culturale, spirituale e umano.
SYNTHESIS 1960-1970. FOTOGRAFIE DI ALTA MODA
Atelier Balderi | Via Ausonio, 20
Presso lo spazio espositivo Atelier Balderi dell’ Archivio Iginio Balderi di Milano si apre la mostra fotografica che tratta uno dei temi da sempre di maggior appeal: la moda. Nello specifico il glamour degli effervescenti e molto creativi anni ‘60 e ‘70 che la mostra dedicata a Gianni Turillazzi intitolata “Synthesis 1960-1970″- fotografie di alta moda permette di conoscere in tutto il splendore. In esposizione una selezione di oltre 50 fotografie, alcune in grande formato, provenienti dall’Archivio Turillazzi, che in Synthesis descrive il percorso creativo del fotografo nell’ambito della fotografia di alta moda degli anni ’60 -’70.
GIAN MARIA TOSATTI – NOW/HERE
Pirelli HangarBicocca | Via Chiese, 2
Gian Maria Tosatti è uno degli artisti contemporanei italiani più interessanti degli ultimi anni. La mostra “Now/Here” si compone di due cicli di opere presentate per la prima volta presso il Pirelli HangarBicocca. Rispondendo alla richiesta di un progetto retrospettivo, Gian Maria Tosatti ha lavorato su nuove opere che rappresentassero la sintesi di sensazioni, emozioni e percezioni che hanno animato la sua ricerca negli ultimi vent’anni. Il fulcro dei lavori si sviluppa attorno ad elementi di grande formato, che rappresentano un dialogo con lo Spirito del tempo e il sentimento della generazione a cui l’artista appartiene. Le opere sono pensate come “specchi”, domande aperte che chiamano direttamente in causa il visitatore.
BILL VIOLA
Palazzo Reale | Piazza del Duomo, 12
Una mostra milanese dedicata a quello considerato già dagli anni Settanta come il maestro indiscusso della videoarte: Bill Viola. Un’esposizione di 15 opere offre ai visitatori un percorso in cui ritrovarsi a contemplare le profonde questioni che Bill esplora con immagini al rallentatore in cui luce, colore e suono possono creare momenti di profonda introspezione. Emozioni, meditazioni e passioni possono emergere dai suoi video, accompagnando lo spettatore in un viaggio interiore. Un’immersione nell’arte contemporanea coinvolgente e totalizzante capace davvero di catturare i suoi visitatori.
DIACHRONICLES GIULIA PARLATO
Triennale Milano | Viale Emilio Alemagna, 6
Con il progetto Diachronocles Giulia Parlato ha vinto Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri 2022 e questo mese di Marzo, il suo lavoro verrà esposto presso la Triennale di Milano. Diachronicles racconta lo spazio storico visto come contenitore immaginario in cui un’apparente raccolta di elementi apre al mondo fantastico. In questo spazio, i tentativi di ricostruire il passato si perdono in vuoti dove gli oggetti vengono generati, usati, sepolti, dissotterrati, trasportati e trasferiti. Una mostra che più che spiegata merita di essere vista per comprendere quanto fotografia, arte e creatività possano convivere per creare qualcosa di nuovo e straordinario.