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Lsd e funghetti, un 24enne di Milano aveva allestito un laboratorio casalingo per la sintesi di allucinogeni: arrestato

Al gran bazar milanese della droga non poteva mancare il ritorno al passato. Alle sostanze psicotrope che un tempo si fregiavano dell’etichetta di “psichedeliche”, quelle capaci di “espandere la mente” di una generazione — tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta — che in troppi casi ne abusò e la mente se la bruciò. Francobolli di Lsd e kit per coltivare funghi allucinogeni e per distillare dimetriltriptammina, comunemente conosciuta come Dmt, sostanza da rave. Li hanno scoperti e sequestrati i poliziotti del commissariato Monforte Vittoria, guidati dal dirigente Manfredi Fava, in casa del 24enne Pietro I., studente incensurato originario di Empoli con casa in viale Monte Nero. Lì, come indicato agli investigatori da uno dei clienti del ragazzo, era conservato un piccolo e rifornito menu dello sballo, chimico e non.

Giovedì pomeriggio l’appartamento è stato perquisito con l’aiuto delle unità cinofile dell’Ufficio prevenzione generale e i cani hanno subito puntato verso un mobile in soggiorno. All’interno erano conservati 24 francobolli con acido lisergico, una ventina di grammi tra hashish e marijuana, un grammo e mezzo di Dmt e il kit per la coltivazione dei funghetti. Pietro I. è finito prima in questura e poi alle direttissime.

Un profilo simile, il suo, a quello dei tre studenti foggiani di 19, 21 e 24 anni pizzicati mercoledì dai poliziotti della sesta sezione della Squadra mobile (guidata dal funzionario Michele Scarola e dal dirigente Marco Calì) con 13 chili di hashish nel loro appartamento condiviso: parte della sostanza era conservata in freezer per attutirne l’odore e veniva poi scaldata artigianalmente sui fornelli in un pentolino di acqua calda al momento della vendita.

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