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Mid-Century, uno stile borghese che va oltre la moda

Un delicato stile mid-century, stemperato da incursioni contemporanee ed eclettiche per creare all’interno della propria casa quell’eleganza vera, ma mai appariscente, ispirata alle dimore del secolo scorso. Una lezione di stile per una mise en place che ha un’eleganza aristocratica fatta di materiali preziosi e ricercati mescolati ad arredi senza tempo. Dall’estetica anni ’50,’60 a cui si integrano equilibrate e raffinate influenze stilistiche viennesi e qualche richiamo Anni Settanta tutto deve essere studiato per accogliere e non per stupire con effetti speciali. È finita l’era dell’opulenza sbandierata e della ridondanza, dopo anni di eccessi ecco che il ritorno all’eleganza vera, concretezza, quella che non sente il passare degli anni. E allora ecco che la scelta degli arredi ricade inevitabilmente su pezzi rassicuranti con un alto valore formale. 

I materiali per riprodurre lo stile mid-century

Anche con i colori non si vuole esagerare, meglio puntare sul bianco e sugli acromatici resi senza tempo se abbinati a una punta di ottone scelto nella sua versione opaca e al verde bosco. Per questo ci siamo ispirati alla foto con al centro il tavolo Platium di Oscar e Gabriele Buratti per Gallotti & Radice, per trovare attraverso la location scelta i materiali più giusti per realizzare questo interessante mood. Siamo partiti dal bianco candido usato per pareti e plafone per proporvi Spaghetti di Salvatori, che nella sua versione Bianco Carrara offre un’elegante e insolita texture capace di donare una grande luminosità all’intero ambiente e i naturali giochi di luci e ombre che vengono a crearsi attraverso la sua superficie. L’abbiamo abbinato all’ottone con finitura satinata artigianale realizzata da De Castelli utilizzabile per indoor e outdoor e al parquet della collezione Blasone di Federico Peri per Giacobazzi che richiama la tradizione delle grandi dimore storiche. Le mattonelle, che misurano 58 x 35 cm, si caratterizzano per una sagoma a losanga in due essenze a contrasto – overe e wengé  – che abbinate insieme creano un decoro decisamente interessante. E per finire abbiamo selezionato il velluto Spritz di Rubelli, in puro cotone che presenta un effetto cangiante, ottenuto grazie a un particolare processo di stampa che consiste in una calibratissima sovrapposizione di toni di colore con ben cinque diversi passaggi. Il risultato è un velluto molto speciale, dal sapore quasi antico. 

Da sinistra: rivestimento in marmo Bianco di Carrara Spaghetti di Salvatori, finitura ottone satinata di De Castelli, parquet Blasone di Federico Peri per Giacobazzi, velluto Spritz di Rubelli.

Tra icone e citazioni, la scelta dell’arredo

Linee semplici, colori e forme geometriche per uno stile che richiama alla funzionalità, ma con classe, per donare a ogni ambiente un tocco di assoluta unicità, eleganza e perché no, un pizzico di storia. E da cui possa anche trasparite tutta la mescolanza e le influenze dei diversi stili che lo compongono. Per creare un mood totalmente unico, abbiamo scelto pezzi dal sapore autentico, che, anche se progettati nel secolo scorso sanno riempire ogni ambiente di carattere e di esclusività e li abbiamo mescolati con arredi contemporanei che arrivano direttamente dall’ultimo Salone del Mobile di Milano. Un look senza tempo, come il divano San Siro disegnato da Luigi Caccia Dominioni nel 1967 e riproposto quest’anno da Azucena. Come molti dei disegni da lui firmati, anche questa collezione ha un forte legame con la sua città natale, Milano, che viene esplicitato anche dal nome che riprende quello dell’omonimo quartiere meneghino. La collezione si declina in poltrona e divani a due, tre e quattro posti dalle dimensioni contenute e dalle linee avvolgenti. Come da tradizione, la collezione è disponibile nell’iconico tessuto panno lana nei colori selezionati da Caccia Dominioni o in alternativa, nell’elegante pelle Kasia o Koto.

Divano San Siro, Luigi Caccia Dominioni, Azucena

Courtesy Azucena

Flos 2097/50 Clear Bulbs,meglio nota come la lampada 2097, creata nel 1958 da Gino Sarfatti per Arteluce (acquistata da Flos nel 1974) dimostra ancora oggi come la vena rivoluzionaria di questo pioniere dell’illuminazione che, nella sua lunga carriera ha all’attivo oltre 650 apparecchi luminosi, sorpenda ancora oggi per qualità, lungimiranza progettuale, riuscita estetica e funzionale. Basta guardare questa sospensione composta da un’unica struttura centrale in acciaio con bracci in ottone con i cavi flessibili di collegamento e le lampadine lasciati a vista.

La lampada a sospensione Flos 2097/50 Clear Bulbs di Gino Sarfatti.

Courtesy Flos

È perfetto per un living dall’allure novecentesca il nuovo il tavolino rotondo Detour firmato dal duo GamFratesi per Gebrüder Thonet Vienna.  Il suo nome significa “deviazione di percorso”, e  lo si può intendere non solo in termine fisico ma anche come metafora di un cambiamento di rotta. Le sue gambe creano infatti un gioco di linee, proprio come una deviazione, per ottenere un segno più decorativo e caratteristico. Due gusci in paglia di Vienna celano i piani in legno e donano leggerezza alla struttura in faggio curvato laccato nero o naturale e sostenuta da piedini con puntali in ottone.

Tavolino Mos di Gebrüder Thonet Vienna. 

Gebrüder Thonet Vienna

Sono un vero passepartout la nuova serie di separè Threshold proposti da Neri&Hu per Arflex. Le strutture tutte free-standing  sono composte da diversi materiali come specchio, rattan e vetro ondulato. Le linee audaci che formano il telaio a prima vista sembrano molto semplici, ma in realtà alcuni elementi nascondono cassetti o una scrivania. 

Threshold design Neri&Hu per Arflex.

Courtesy Arflex

Il volume scultoreo del mobile bar Canneto firmata Adriano Design per De Castelli è definito da un canneté di tondini in metallo spazzolato, di diversi diametri, che creano una texture irregolare e danno vita a un intrigante gioco di luci. Il mobile a doppia anta è dotato di ripiani e divisori interni. Le 2 ante laterali a “L” si aprono a 90° grazie alla particolare soluzione progettuale. Il top superiore in metallo è in posizione leggermente ribassata rispetto alle ante e al perimetro del mobile ed evidenzia così la cornice in noce canaletto, prezioso materiale che utilizzato anche per tutti gli interni e i ripiani, crea una proposta di grande eleganza e raffinatezza.

Madia Canneto firmata Adriano Design per De Castelli.

Courtesy De Castelli

Uno dei modelli più conosciuti tra gli arredi del Capitol Complex della città di Chandigarh, la famosa città che il visionario Le Corbusier voleva creare nello stato del Punjab è la sedia in legno massello  “Hommage à Pierre Jeanneret” di Cassina che si distingue per l’originale costruzione in rovere o teak con seduta in paglia di Vienna. Le linee semplici e l’utilizzo di materiali economici locali permisero di produrre arredi in serie convenienti e di grande impatto estetico.

Sedia Capitol Complex “Hommage à Pierre Jeanneret” di Cassina.

Courtesy Cassina

Battutta alle aste a prezzi da capogiro, la collezione Bohemian 72 di Gabriella Crespi è finalmente tornata in produzione grazie alla collaborazione tra l’Archivio dedicato alla celebre progettista italiana e l’azienda danese Gubi. La serie di arredi, tra cui la lampada da terra, racconta attraverso una magica poesia compositiva l’interesse per i materiali naturali, il fascino per le forme scultoree e la curiosità per le culture orientali della famosa designer che proprio quest’anno avrebbe festeggiato cento anni.

 Lampada da terra della collezione Bohemian 72 di Gabriella Crespi di Gubi.

Courtesy Gubi

La poltroncina Aries creata quest’anno da Draga&Aurel per Visionnaire sembra quasi in bilico sul basamento in metallo cromato e satinato di spessore 6 mm composto da due lamine piegate e unite tramite due borchie in ottone rifinite con due gemelli cilindrici in marmo e ottone cromato. Elegante nella forma e semplice nella sua complesità costruttiva è un pezzo che ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo classico.

La poltroncina Aries creata quest’anno da Draga&Aurel per Visionnaire.

Courtesy Visionnaire

Il tavolo Blevio di Ignazio Gardella quest’anno è entrato a far parte dell’Heritage Collection di Molteni&C, inaugurando la collaborazione con l’Archivio Storico Gardella: primo episodio di una relazione di ricerca e di scambio, destinata a svilupparsi nei prossimi anni. Disegnato nel 1930, Blevio è un tavolo che l’architetto progetta e realizza in un unico esemplare per la propria residenza famigliare, Villa Usuelli a Blevio sul lago di Como. È un arredo straordinariamente armonico e senza tempo, che diventa oggi patrimonio collettivo; capace di condensare nella sua intrinseca semplicità le caratteristiche più pure del progetto di Gardella che, già affermato architetto nel panorama architettonico italiano

Il tavolo Blevio di Ignazio Gardella, Heritage Collection di Molteni&C. 

Courtesy Molteni&C

Prodotto di punta della nuova collezione 2022 di A&B LIVING la madia Vomero, progettata dal designer Philippe Nigro, viene realizzata in legno di rovere con basamento in metallo color champagne. La struttura, tinta con una colorazione naturale, viene completamente rivestita con cannucce di paglia di segale applicate manualmente una per una dando origine al decoro che la caratterizza. Top in vertro trasparente. Il design elegante e sfaccettato, impreziosito dalle suggestioni esotiche e agresti del pattern chevron, si presta ad arredare qualsiasi ambiente, dal più classico al più contemporaneo. 

Di A&B LIVING la madia Vomero, progettata dal designer Philippe Nigro.

Il divano Aldora Sofa è una creazione di notevole comfort ed elevato valore scultoreo. Presentato a Milano in occasione del Salone del Mobile 2022, è stato ideato dalla designer italiana Cristina Celestino per il brand Moooi. La caratteristica struttura a due ali lo rende un’icona inconfondibile di un design ispirato tanto alla natura quanto al gusto estetico ereditato dalla borghesia milanese. La morbida struttura invita due persone alla conversazione ed è ispirata ad un noto simbolo di purezza: il petalo della calla.

Aldora Sofa, design Cristina Celestino per Moooi.

Moooi

La libreria a soffitto Ninfea firmata da Pietro Russo per Baxter è un mobile che vuole stupire: definita concettualmente come una libreria dalla forma originale, ha anche un vano illuminato che suggerisce di utilizzarla anche come mobile bar. La disposizione circolare e la possibilità di scegliere tra due finiture la rendono un mobile versatile e dalla forte personalità.

La libreria a soffitto Ninfea firmata da Pietro Russo per Baxter.

ALEPH-como

Combinando diverse tecniche, la Endless Chair di Kelly Wearstler nasce dall’unione di artigianato tradizionale e tecnologia di stampa 3D. Abbracciando l’improbabilità del processo, i materiali riciclati conferiscono a questa sedia una qualità scultorea unica e una texture smerlata. Il design di questa sedia è un’opera d’arte funzionale di grande impatto, perfetta per qualsiasi spazio interno di tipo lounge.

La Endless Chair di Kelly Wearstler.

Courtesy Kelly Wearstler

Il vaso Mûres (More) di Lalique mostra un’abbondanza di bacche gelosamente protette da rovi intrecciati che si stagliano leggeri sulla superficie di cristallo. Intagli e decorazioni preziose caratterizzano questa splendida creazione che racconta ancora oggi la raffinata manifattura francese.

Il vaso Mûres (More) di Lalique.VAN HOVE

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