milano,-in-600-sfilano-a-sostegno-di-alfredo-cospito,-l

Milano, in 600 sfilano a sostegno di Alfredo Cospito, l

“Contro il 41 bis per un mondo senza galere libertà per tutti e tutte”. Sono almeno in seicento i manifestanti in piazza per il corteo organizzato dalla galassia anarchica a sostegno di Alfredo Cospito, l’anarchico in carcere a Sassari in regime di 41 bis che da quasi tre mesi sta facendo lo sciopero della fame. Il corteo si è fermato per qualche minuto davanti al carcere di San Vittore. Partiti dal piazzale di Porta Genova, i manifestanti a lungo hanno scandito slogan contro il 41 bis. Numerosi gli agenti di polizia che schierati per scortare il corteo che è terminato nel tardo pomeriggio.

Il 28 dicembre il Questore di Milano aveva vietato una manifestazione di matrice anarchica a sostegno di Cospito in quanto allora “non era stato presentato il preavviso”.

Vernice contro Unicredit, danneggiate vetrina e telecamera Poste

Primi momenti di tensione con le forze dell’ordine si sono verificati in viale Coni Zugna: qui è stata gettata della vernice contro la sede di Unicredit. Sono state danneggiate la vetrina e la telecamera dell’ufficio Poste in via Gorizia.

Non è la prima volta che a Milano gli anarchici si mobilitano a sostegno di Cospito (che qualche giorno fa ha dichiarato di “essere pronto a morire in cella”), l’uomo che rischia l’ergastolo per ‘strage politica’: il 6 novembre in piazza Scala una coppia di attivisti aveva occupato una gru.

Perchè Cospito rischia l’ergastolo: bombe caserma Arma Fossano, per Cassazione fu strage politica

In occasione della festa della Repubblica e nell’anniversario della fondazione dell’Arma gli anarchici delle Fai-Fri tentarono di compiere una vera e propria strage tra gli allievi carabinieri della scuola di Fossano (Cuneo) per “dare loro un messaggio fin da piccoli”. Questo “basta a integrare un vulnus per la sicurezza dello Stato” e a riconoscere la matrice “politica” dell’iniziativa. La Cassazione ha interpretato così – il 17 ottobre scorso – l’attentato messo a segno il 2 giugno 2006 nella località piemontese, è quanto si legge nelle motivazioni della sentenza pronunciata lo scorso 6 luglio nell’ambito del maxi-processo per terrorismo chiamato Scripta Manent.

Il corteo arriva in Darsena
Il corteo arriva in Darsena 

L’attentato a Fossano nella notte tra l’1 e 2 giugno 2006

Nella notte tra l’1 e 2 giugno gli attentatori fecero esplodere due rudimentali ordigni, a distanza di 20 minuti l’uno dall’ altro, all’ interno di un cassonetto della spazzatura. L’episodio di Fossano è stato qualificato come strage politica (e non strage comune come aveva invece stabilito la Corte di assise Appello di Torino). Gli atti sono stati inviati ai giudici del capoluogo piemontese per ricalcolare l’entità delle condanne inflitte ai due imputati principali, Alfredo Cospito e Anna Beniamino: il reato da strage comune è diventato strage politica, un reato che come pena massima prevede l’ergastolo.

Related Posts