La living room è colorata dai toni neutri alle pareti e caratterizzata dalle travi lignee sul soffitto, tipiche delle case del Cinquecento italiano. Al centro dell’ambiente, intriso di luce naturale, l’angolo divani in rosso porpora e le sedute vintage in legno e pelle nera. Sopra i divani due specchi vintage che come due oblò riflettono l’ambiente creando dei giochi di prospettiva e sfondando la visuale. Sullo sfondo un’antica Chinoiserie in legno nero opaco.
Dario Borruto
Studio Malià realizza un progetto dagli arredi vintage e dai toni caldi all’ultimo piano di un palazzo storico del ’500 che fu l’antica sede della Zecca Pontificia.
Il racconto colorato ed evocativo di un appartamento fra le vie della Città Eterna
Fra le mura di una Roma Rinascimentale, nell’antica sede della Zecca Pontificia, nel Rione Ponti, tra via dei Banchi Nuovi e Largo Tassoni, è stato curato il progetto di ristrutturazione di un appartamento all’ultimo piano di un edificio del Cinquecento. Il palazzo è il risultato di uno stratificarsi di nomi celebre: venne infatti commissionato da Papa Giulio II e progettato dal Bramante. La facciata invece fu realizzata da Antonio da Sangallo, che leggermente concava anticipa lo stile Barocco. All’interno di un contesto antico, che conserva ancora le travi lignee e i pavimenti in Cotto Romano originale, Studio Malià, di Parigi, progetta una residenza signorile dai toni vintage e dagli accenti colorati, vivi. Il colore che fa da filo conduttore al progetto è il rosso porpora, vivo e tipico delle dimore antiche, che viene dosato con il giusto calibro e per questo motivo utilizzato in alcune situazioni puntuali. Studio Malià decide infatti di strutturare il progetto dell’appartamento, sui due livelli, come se si trattasse di un racconto di sensazioni, profumi e immagini. Si tratta di una raccolta di cimeli, di opere d’arte e di oggetti artigianali che dialogano con il design. Quest’ultimo è per lo più vintage, in legno e ferro, mentre i tessuti sono cangianti, protagonisti indiscussi della zona giorno, impreziosendo le superfici e donando loro luce e carattere.
Come un quadro incorniciato così la finestra su Roma dal salottino dello studio. Su disegno una seduta in ferro traforato rivestita da cuscini in velluto viola con tavolino in bronzo Patrizia Corvaglia. Accanto alle sedute, interamente ricoperte in velluto, la lanterna laccata rossa Le Lacche Hand Made. A completamento della composizione, a bilanciamento dei colori, un pouff in velluto giallo senape che dona luce al salottino.
Dario Borruto
Uno scorcio sulla Roma Cinquecentesca dalle finestre dell’appartamento, antica sede della Zecca Pontificia, nel Rione Ponte tra via dei Banchi Nuovi e Largo Tassoni. Il palazzo è frutto di un progetto coordinato, in più epoche, che vede protagonisti artisti celebri del calibro del Bramante e di Antonio da Sangallo.
Dario Borruto
Lo stile industrial che incontra le preesistenze d’epoca
Gli elementi che vengono progettati dagli architetti, e inseriti all’interno dell’appartamento, sono stati pensati a contrasto con le preesistenze, in stile industrial, come a voler sottolineare la magnificenza dei materiali d’epoca e le linee organiche degli elementi storici. Acciaio e ferro sono i materiali che fanno da linea guida a questo intervento: la scala che conduce al piano sopra è in metallo nero forato, aerea e leggera, viene appesa al soffitto in legno; la cucina interamente in acciaio, di Snaidero, è stata pensata come un blocco unico, con piano lavoro e ante in acciaio, opaco, che dona lucentezza e amplia la percezione dello spazio. Anche per gli oggetti decorativi, in particolare per gli specchi è stato scelto uno stile industrial, metallo e superfici riflettenti creano degli oblò evocativi che, posti al centro delle pareti, rendono così scenografici gli ambienti. Due specchi gemelli sono stati posizionati infatti sopra i divani rosso porpora nella living room, a contrasto con i legni e con gli arredi vintage anni Cinquanta. L’altro specchio protagonista della sala da pranzo, di Philippe Starck, è riflettente e gioca un ruolo decisivo nella composizione dell’ambiente: riflette le lampade a sospensione in vetro Dew di Kundalini, che come gocce, sembrano cadere delicatamente sul piano in Onice Grigio del tavolo da pranzo.
La sala da pranzo, caratterizzata dalla capriata lignea e dalla doppia altezza, ruota attorno al tavolo in ferro con piano in Onice Grigio su disegno. Attorno al tavolo le sedute in ferro e velluto Porpora, sempre vintage, mentre a sospensione sopra il tavolo, come delle gocce d’acqua, le tre lampade Dew di Kundalini che si specchiano all’interno dello specchio in vetro di Philippe Starck. Accanto allo specchio, come due sentinelle, le due applique in bronzo di Osanna Visconti che evocano una sensazione folcloristica. Sopra la madia, d’antiquariato, un opera di Eliseo Mattiacci.
Dario Borruto
Se il dialogo fra artigianalità e progresso è il cardine della zona giorno, che si arricchisce di arredi vintage e di oggetti d’epoca, anche la zona notte si colora di elementi unici. La camera padronale è decorata dalla parete di fondo del letto che viene rivestita da un intreccio floreale, su sfondo rosso, di House of Hackney, che sfonda lo spazio creando una scenografia tutt’altro che piatta. Al rosso vengono abbinati i comodini in ottanio e il velluto viola cangiante, che viene ripreso nei cuscini e nei pouff che colorano lo studio, affacciato sulla città. Anche in questo angolo di casa i dettagli non vengono lasciati al caso tanto da conformare ogni ambiente come se fosse una composizione equilibrata e un pò metafisica. Se i colori e i dettagli non vengono lasciati al caso anche per i materiali vale lo stesso discorso: vengono scelti infatti materiali locali, e in linea con l’involucro storico, così come per il Travertino Romano che viene scelto per i rivestimenti e i piani del bagno o come per la calce naturale che funge da rivestimento per le pareti.
Studio Malià decide così di raccogliere più anime all’interno di questo progetto, fra le vie di una Roma Rinascimentale, che è governato dalle doppie altezze e da un gioco di vuoti che vanno compenetrandosi l’un l’altro. Lo scopo era quello di svuotare l’anima della residenza rivolgendo lo sguardo alla luce e alla versatilità degli spazi, che assumono nuove prospettive e movimenti sempre nuovi che pronunciano la verticalità degli ambienti.
In camera da letto viene scelto un fondale rosso floreale di House of Hackney. Gli altri colori che definiscono i motivi della carta dettano le nuance del velluto porpora del letto e dell’ottanio dei comodini. Anche in questo ambiente il colore predominante, senza essere eccessivo, è il rosso che dona calore e forza all’ambiente.
Dario Borruto
-
Dario Borruto
L’ingresso dell’appartamento è caldo e accogliete: è caratterizzato dalla scala aerea in ferro traforato, in perfetto stile industrial a contrasto con le travi e le partizioni lignee. A ricoprire il parquet in Rovere, spinato alla francese, il tappeto in mosaico di fattura artigiana. Accanto allo scorcio che si apre sulla living room si intravede un’opera in bianco e nero di Gabriele Basilico.
-
Dario Borruto
La zona giorno è un ambiente alto e luminoso: a soffitto le antiche travi lignee trattate e a pavimento il parquet in Rovere spinato alla francese. L’area salotto è circoscritta dagli arredi vintage che sono stati selezionati dallo studio, fra cui il tavolino in ferro di Francesca Ghezze, il Paralume in tessuto appeso a soffitto e le poltrone e la dormeuse in legno anni ‘50. Il legno è il materiale privilegiato che scalda l’intero ambiente e la palette colori è sui toni del rosso.
-
Dario Borruto
La living room è stata allestita attorno all’isola divani che, di fattura del tappezziere, in lino Rosso Porpora identificano il colore predominante del salotto. Accanto ai divani sono state selezionate due poltrone vintage in legno e pelle nera mentre al centro dello spazio due tavolini da caffè espositivi in ferro e mosaico originale. A parete uno specchio geometrico vintage in metallo che si impone come un oblò sulla zona giorno.
-
Dario Borruto
La cucina viene descritta come un elemento di rottura all’interno del contesto storico: è stata interamente realizzata in acciaio, base e piano lavoro, cappa compresa. Dalle linee essenziali e contemporanee, di Snaidero, si impone sull’ambiente come un elemento sofisticato a contrasto con il pavimento del 500 in Cotto Romano.
-
Dario Borruto
Le due applique in ottone di Osanna Visconti sono delle foglie con pistillo, organiche e realistiche, che creano un incontro-scontro con lo specchio interamente in vetro di Philippe Starck. Il tema dello specchio è molto caro allo studio di progettazione che lo utilizza in molti degli ambienti della casa come se fosse un mezzo per riflettere, e allo stesso tempo trasportare altrove, la realtà.
-
Dario Borruto
Anche le decorazioni sono vintage: uova di struzzo su piedistalli colorati che evocano tempi passati.
-
Dario Borruto
Anche il bagno conserva le preesistenze in legno a soffitto, ma viene progettato seguendo linee contemporanee ed essenziali. Il materiale che viene scelto per il piano lavabo e per il rivestimento della doccia è il Travertino Romano Chiaro, che viene valorizzato dalla rubinetterie di Zazzeri. A completamento della composizione del bagno la vasca free-standing nera e bianca di Victoria and Albert.
-
Dario Borruto
Il colore filo conduttore del progetto intero è il rosso, porpora, che anche nella camera da letto identifica la parete principale della stanza: la testata del letto è infatti rivestita da una carta floreale di House of Hackney. Al rosso si legano l’ottanio e il viola del velluto che viene scelto per rivestire il letto.
-
Dario Borruto
Lo studio è sicuramente uno degli angoli più suggestivi della casa collocato infatti fra le tre aperture che affacciano sulla città. Al centro un tavolo con top laccato rosso e sedie bianche da regista, che alleggeriscono l’ambientazione. Sospese sopra il tavolo due lanterne in rafia che impreziosiscono l’ambiente senza appesantirlo. La luce naturale è la protagonista indiscussa dell’ambiente.
-
Dario Borruto
I dettagli di questo progetto sono stati pensati per evocare viaggi e ricordi lontani, come il pomello che è stato selezionato per la panca in ferro forato. Si tratta infatti di pomello Patrizia Corvaglia con pietra lavica, proveniente da un viaggio.
Case
A Barcellona un piccolo appartamento con due camere da letto, cucina, living e bagno in uno spazio di 45 m2 sorprendentemente ampio
Ai piedi del Tibidabo, a Barcellona, un piccolo appartamento ristrutturato dal mood organico e lineare con ben due camere da letto in soli 45 metri quadrati.
Case
In vendita l’ex appartamento di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé con un magnifico giardino privato
Yves Saint Laurent e Pierre Bergé hanno vissuto per dieci anni al primo piano di un hôtel particulier con vista sugli Invalides e sulla Torre Eiffel. L’appartamento, che ha un bel giardino alberato, è stato messo in vendita dall’agenzia Kretz per 6.900.000 euro.
di Fanny Guénon des Mesnards
Case
Piccoli spazi: 32m2 pop e sensuali nel sud della Francia
Da un semplice capannone dismesso, gli architetti dello studio Le Cann hanno creato una piccola guesthouse dai volumi ampi e ricca di contrasti giocosi, nel loro caratteristico stile.