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Ornella Vanoni: “Sono nata ricca e annoiata. Gino Paoli l'addio più malinconico”

88 anni vissuti a pieno, di certo Ornella Vanoni ha tanto da raccontare e lo ha fatto in una lunga intervista rilasciata a il Corriere della Sera. Partendo proprio dall’infanzia: “Nasco ricca e annoiata: stavo spesso nella mia stanza. Pensavo a quei fratelli e sorelle che crescono insieme e si tirano le cuscinate: forse è nata allora la mia malinconia”.

Poi però passa all’amore, il primo Giorgio Strehler: “Lo incontrai a 15 anni, a Santa Margherita Ligure. Lui era seduto al bar, era bellissimo: era l’amante di un’amica di mia mamma. Mi ha cambiata: si è innamorato di me, mi ha dato dei libri e parlato della vita”, poi Gino Paoli: “È un cesso. Mi dissero anche che era gay. E a lui che ero lesbica”.

E infine il sesso: “Conta moltissimo ma deve essere fatto bene, sennò diventa triste. A Montecarlo sono stata a letto con uno sceicco e il giorno dopo gli ho mandato dei fiori”.

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