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Piccoli spazi: 27m2 luminosi e confortevoli con giardino vicino Parigi

 La grande finestra del soggiorno e il suo pannello fisso in rovere, un tocco che conferisce fascino a questa piccola casa, incastonata tra gli edifici.

BCDF Studio

Piccoli spazi, un appartamento di soli 27m2 vicino a Parigi. “Era la mia casa principale, un acquisto, il mio primo investimento”, confida il giovane architetto Marco Vieira a proposito di questo studio a un piano a livello giardino. “Ho fatto i lavori a quattro mani, con il fai-da-te, con grande economia di mezzi, ma per me era un’ opportunità per confrontarmi con la realizzazione dopo la progettazione”. A posteriori, ci si rende conto dell’entità del compito da svolgere in questi piccoli spazi: unire un capannone e un garage in un unico appartamento con poche finestre  – vetrocemento e porta d’ingresso -, un’esposizione a nord, le ombre proiettate dagli edifici circostanti, e tenere conto solo di quello che la manualità può fare, perché il lavoro sarà svolto da due persone, con l’unico accesso per gli attrezzi e i materiali costituito da una porta dell’edificio larga solo sessanta centimetri.

Le finestre, posizionate con attenzione, forniscono luce e linee di fuga per lo sguardo. Il soggiorno visto dalla cucina. Tavolino di Poul Jeppesen del 1959, poltrone vintage (Galerie Mobler), divano Outline Studio (Muuto da Silvera). Lampade a sospensione Unfold (Muuto).

BCDF Studio

Una piccola casa piena di luce

La sfida di inserire in soli 27 metri quadrati due ambienti comprendenti una cucina, un bagno con doccia e una camera da letto separata, è stata vinta. L’architetto ha lavorato sullo spazio, cercando di separare senza chiudere. È questo il senso del dislivello conservato tra il soggiorno e la cucina, o del blocco armadio-cabina creato per dividere la camera da letto dal soggiorno, ma che non arriva fino al soffitto: “Ho creato due grandi zone, una più intima per la camera da letto e una più aperta per la zona pranzo”. Per quanto riguarda le finestre, Marco Vieira ha collocato le finestre nella parte superiore della camera da letto, del bagno con doccia e della cucina, il che consente di vedere senza essere visti e, nel caso della cucina, la finestra svolge anche la funzione di ventilazione low-tech. Nella zona pranzo e nel soggiorno, sebbene le vetrate siano di dimensioni simili, un elemento fisso in legno crea una geometria che ricorda le costruzioni di Louis Carré o Alvar Aalto, che lavoravano con composizioni di finestre per tutta la loro larghezza. Una tapparella elettrica ha il motore incorporato e nascosto nella facciata, dal momento che Marco Vieira non perde mai di vista l’impatto estetico.

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