Bergamo. La prima moneta della Collezione Numismatica della Repubblica italiana 2023, dedicata alle città di Bergamo e Brescia, è arrivata nei due capoluoghi lombardi. Si è tenuta nella mattina di venerdì 3 marzo, nella sede comunale di Bergamo a palazzo Frizzoni, la presentazione della moneta da collezione dedicata a Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023. Oltre al sindaco e padrone di casa Giorgio Gori, all’assessore alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti, all’assessore Federico Manzoni in rappresentanza del Comune di Brescia, hanno partecipato l’amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Francesca Reich e l’onorevole bergamasco Devis Dori.
Per omaggiare la menzione speciale attribuita all’opera – segno di riconoscimento per le due comunità duramente colpite dalla pandemia – i Comuni di Bergamo e di Brescia hanno organizzato due giornate dedicate alla vendita della nuova moneta: sarà possibile acquistarla nel pomeriggio di oggi venerdì 3 marzo a Bergamo al Quadriportico del Sentierone, e domani sabato 4 marzo a Brescia dalle 10.30 alle 16, nel porticato di Palazzo della Loggia. Un piccolo tesoretto di monete che l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha voluto preservare affinché potessero essere a disposizione del territorio alle quali sono dedicate.
La moneta in rame, dal valore nominale di 5 euro, si presenta in versione Fior di Conio ed è la prima moneta della Collezione Numismatica della Repubblica italiana 2023, emessa lunedì 20 febbraio dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e coniata dalla Zecca italiana.
Realizzata dall’artista incisore Uliana Pernazza e prodotta nelle Officine della Zecca dello Stato, l’opera raffigura i principali monumenti dei due capoluoghi lombardi, un modo per far conoscere ed apprezzare le bellezze architettoniche del nostro Paese.
Sul dritto della moneta, nella sezione superiore, serie di edifici storici della città di Bergamo: la Torre del Galgario, il Battistero del Duomo, Porta San Giacomo e il Palazzo della Ragione; al centro, serie di edifici storici della città di Brescia: il Castello, denominato il “Falcone d’Italia”, il Palazzo della Loggia e il “Capitolium”; nella sezione inferiore, a sinistra, motivo decorativo ripreso da un mosaico pavimentato delle Domus dell’Ortaglia dell’antica “Brixia”, area archeologica che conserva le tracce più remote di Brescia; a destra, particolare di un capitello del Palazzo della Ragione. In basso, a sinistra, firma dell’autore, “U. PERNAZZA”. Ad arco, rispettivamente in alto e in basso, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”.
Sul rovescio, a sinistra, particolare della “Vittoria Alata”, statua in bronzo simbolo della città, conservata nel Capitolium di Brescia; in alto, motivo decorativo a mosaico, ripreso da un pavimento delle Domus dell’Ortaglia; a destra, due oche e motivo floreale tratti da un capitello del Palazzo della Ragione; al centro, particolare del Protiro Settentrionale della Basilica di Santa Maggiore di Bergamo. Ad arco, rispettivamente in alto e in basso, le scritte “BERGAMO e BRESCIA” e “CAPITALI ITALIANE DELLA CULTURA 2023”. A sinistra “R”, identificativo della Zecca di Roma; a destra, in basso, il valore “5 EURO”.
La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.
© Riproduzione riservata
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità? Abbonati!