reaching-for-the-stars.-da-maurizio-cattelan-a-lynette-yiadom-boakye-–-james-magazine

REACHING FOR THE STARS. DA MAURIZIO CATTELAN A LYNETTE YIADOM-BOAKYE – James Magazine

Una grande mostra celebra a Palazzo Strozzi i trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo con oltre 70 opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali. Dal 4 marzo 2023 la Fondazione Palazzo Strozzi presenta Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, mostra che propone una celebrazione delle stelle dell’arte di oggi attraverso oltre 70 opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali, tra cui Maurizio Cattelan, Cindy Sherman, Damien Hirst, Lara Favaretto, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, Lynette Yiadom-Boakye.

Lara Favaretto, Gummo V (2012). Lastre di ferro, motori, spazzole da autolavaggio, quadro elettrico, cavi elettrici
cm 250 x 500 x 190. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Photo: Sebastiano Pellion di Persano

Promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Reaching for the Stars esplora le principali ricerche artistiche degli ultimi decenni attraverso una costellazione di opere esposte in tutti gli spazi di Palazzo Strozzi, dal Piano Nobile alla Strozzina, con una speciale nuova installazione per il cortile rinascimentale.

Photo credits Ela Bialkowska OKNO studio

Curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione si pone come celebrazione dei trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, una delle più famose e prestigiose raccolte d’arte contemporanea a livello internazionale, restituendone in modo aperto la varietà, l’evoluzione e il suo essere costantemente in progress. Il progetto a Palazzo Strozzi nasce infatti nella volontà di creare una piattaforma di sperimentazione e partecipazione in cui si uniscono l’esposizione di opere della collezione, nuove produzioni create per la mostra, oltre a un ampio programma di attività e progetti con gli artisti protagonisti di talk e workshop, e a numerose attività per coinvolgere il pubblico.

Photo credits Ela Bialkowska OKNO studio

Tra pittura, scultura, installazione, fotografia, video e performance, la mostra esalta il dialogo tra Palazzo Strozzi e l’arte contemporanea proponendo ai visitatori un percorso alla scoperta delle grandi stelle dell’arte globale degli ultimi decenni. L’esposizione propone, infatti, un viaggio attraverso le opere di artisti che hanno segnato l’evoluzione delle pratiche artistiche tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, in un percorso che affronta tematiche diverse come la sperimentazione dei linguaggi artistici, la figurazione e astrazione, l’identità e il corpo dal punto di vista sociale e politico, il ruolo e l’immagine della donna nella società di oggi, la riflessione sulla storia contemporanea tra collettività e individualità, attraverso riferimenti a eventi storici come l’11 settembre 2001 o le lotte per i diritti civili.

Damien Hirst, Love Is Great (1994). Vernice brillante e farfalle su tela; cm 213 x 213 Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. ©Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved

Nella mostra sono presenti, ad esempio, opere fondamentali come 1000 Names (1983) di Anish Kapoor o Love Is Great (1994) di Damien Hirst, insieme a un’ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan, artista centrale per un’esplorazione dell’arte italiana tra anni Novanta e Duemila, insieme, tra gli altri, a Paola Pivi o Lara Favaretto. In parallelo si snodano sezioni tematiche come quella dominata dalla celebre serie Untitled Film Still (1978-1980) di Cindy Sherman che propone una riflessione sociale e politica sul tema dell’identità in rapporto a opere di Shirin Neshat, la serigrafia Untitled (Not ugly enough) (1997) di Barbara Kruger o la scultura in materiali organici Self- Portrait (1993) di Pawel Althamer.

Glenn Brown, Ariane 5 (1997). Olio su tela, montato su cartone; cm 91 x 72. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Photo: Maurizio Elia

L’indagine sulla scultura si amplia nei grandi lavori di Andra Ursuţa, Adrián Villar Rojas, Berlinde De Bruyckere, Mark Manders, le cui pratiche investigano il corpo e la figura tra decostruzione e ricomposizione. A questa fa eco la perlustrazione della ricerca pittorica attraverso dipinti di artisti come Lynette Yiadom-Boakye, Sanya Kantarovsky, Michael Armitage, Cecily Brown, Avery Singer, testimoniando la perdurante vitalità di questo medium, tra figurazione e astrazione, soprattutto nelle generazioni più giovani. Completa il percorso un’ampia sezione dedicata alla Video arte con opere manifesto di artisti quali William Kentridge, presente con History of Main Complaint (1996), Douglas Gordon e Philippe Parreno, con la celebre videoinstallazione Zidane. A 21st Century Portrait (2005) e Ragnar Kjartansson con The End – Rocky Mountains (2009).

Maurizio Cattelan, La rivoluzione siamo noi (2000). Cera, pigmento, abito di feltro, appendiabiti in metallo, resina poliestere; cm 190 x 47 x 52. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

“Reaching for the Stars è un viaggio in quarant’anni di scoperte e ricerca nell’arte contemporanea” afferma Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra, “ospitare a Firenze una collezione come questa significa celebrare i valori del mecenatismo e della committenza nella città dove il grande collezionismo è nato. La collaborazione tra Palazzo Strozzi e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va oltre la mera esposizione di opere, ma è una sinergia di valori, una piattaforma condivisa in cui stimolare accessibilità, partecipazione e sperimentazione”.

Josh Kline, Wrapping Things Up (Tom / Administrator), 2016. Gesso stampato in 3D, inchiostro da stampante, cianoacrilato, schiuma, sacco in polietilene; cm 61 x 109 x 81. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Photo: Sebastiano Pellion di Persano

Josh Kline, Thank you for your years of services (Joann / Lawyer), 2016. Gesso stampato in 3D, inchiostro da stampante, cianoacrilato, schiuma, sacco in polietilene; cm 58,5 x 99 x 71. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Photo: Sebastiano Pellion di Persano

È per me un onore e una grande emozione poter rivedere le ‘stelle’ della collezione esposte nelle splendide sale della Fondazione Palazzo Strozzi. Festeggiare i trent’anni della mia pratica collezionistica all’interno di questo palazzo, capolavoro dell’architettura rinascimentale” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, “è un’occasione per ripercorrere i tragitti dell’arte contemporanea degli ultimi decenni, creando un dialogo vivo con l’antico e con il pubblico in visita. Questa mostra, che inizia dallo splendido cortile aperto alla città, rispecchia il valore della condivisione che da sempre impronta la mia collezione e trova piena sintonia con la linea della Fondazione Palazzo Strozzi, guidata con grande professionalità da Arturo Galansino, a favore della partecipazione e dell’accessibilità della cultura”.

LA FONDAZIONE PALAZZO STROZZI

Barbara Kruger, Untitled (Not ugly enough), 1997. Serigrafia su vinile; cm 272,5 x 272,5. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Dinamico centro culturale di livello internazionale, la Fondazione Palazzo Strozzi rappresenta un punto di riferimento nel panorama italiano: una piattaforma in cui produrre e fruire l’arte attraverso un ricco programma di mostre e attività culturali. Luogo simbolo per la vita del Palazzo è il cortile rinascimentale, una piazza aperta alla città, in cui vengono organizzati concerti, performance, installazioni di artisti contemporanei.

Nata nel 2006 come primo esempio di fondazione culturale pubblico-privata in Italia, la Fondazione Palazzo Strozzi, creando un vivace dialogo fra tradizione e innovazione, ha prodotto e organizzato mostre che spaziano dall’arte antica a quella moderna e contemporanea, come testimoniano le collaborazioni con artisti come Ai Weiwei, Carsten Höller, Marina Abramović, Jeff Koons, Olafur Eliasson o esposizioni di grande successo e acclamate dalla critica quali Pontormo e Rosso Fiorentino, Verrocchio, il maestro di Leonardo o Donatello, il Rinascimento. Palazzo Strozzi è accessibilità, inclusione, sperimentazione per l’arte e la cultura: un laboratorio per una nuova idea di contemporaneità a Firenze.

LA COLLEZIONE E LA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO

Cerith Wyn Evans, In Girum Imus Nocte et Consumimur Igni (1999). Neon, plexiglas; cm 13 x 142. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Photo: Andrea Rossetti

La Collezione Sandretto Re Rebaudengo è una delle più importanti collezioni private di arte contemporanea in Europa. Avviata nel 1992, e da allora in continua espansione, a oggi comprende più di 2000 opere sia di giovani emergenti che di artisti di fama internazionale, esposte in svariate mostre nei più importanti musei d’Italia, Francia, Spagna, Austria, Polonia e Gran Bretagna. Nata nel 1995, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è un’istituzione no profit che rispecchia gli indirizzi di un nuovo mecenatismo, basato sulla condivisione di passioni, saperi e risorse individuali. Tra le prime fondazioni private aperte in Italia, la Fondazione si pone come un osservatorio sulle tendenze artistiche e i linguaggi culturali del presente e segna l’evoluzione della collezione privata, il passaggio a un’attività organizzata, aperta alla dimensione pubblica. Nelle sue sedi di Torino e Guarene, la Fondazione organizza e promuove mostre, attività e progetti che pongono al centro gli artisti del presente insieme alla diffusione della conoscenza dell’arte e la formazione di un pubblico ampio, coinvolto e partecipe.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Main Supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Con il supporto di Maria Manetti Shrem. Si ringrazia Beyfin S.p.A.

Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye

4 marzo/18 giugno 2023

a cura di Arturo Galansino

palazzostrozzi.org

Cover: photo credits Ela Bialkowska OKNO studio

Related Posts