Individuata la necessità di formare una rete per il monitoraggio e le segnalazioni. La polemica del consigliere comunale d’opposizione Franco Brumana tornato a chiedere il coinvolgimento della Polizia locale, piuttosto che il Consorzio del fiume Olona
Si è tenuto questo pomeriggio, venerdì 3 marzo, nella sala Stemmi di Palazzo Malinverni l’incontro fra i “sindaci dell’Olona” e le associazioni ambientaliste sul tema della tutela delle acque del fiume. All’incontro erano presenti rappresentanti de “Gli Amici dell’Olona”, Legambiente Valle Olona, Legambiente BustoVerde e WWF Insubria. I sindaci hanno riferito dell’incontro avuto in settimana con i direttori di Arpa Lombardia Milano – Monza Brianza e Como – Varese, i loro tecnici del servizio Monitoraggi e il Consorzio Fiume Olona finalizzato a stringere una collaborazione per la tutela delle acque del fiume.
“Nell’incontro odierno – così un comunicato dopo la riunione – è emersa la volontà di Comuni e associazioni di trovare gli strumenti migliori per la tutela del fiume. Per raggiungere questo obiettivo si sta progettando la costruzione di una rete diffusa che sia in grado di attivare gli interventi delle autorità competenti. Nell’intendimento dei Comuni un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nell’individuazione di eventuali fonti di inquinamento sarà giocato dal Consorzio Fiume Olona, ente che, per sua natura, presidia da sempre il corso del fiume e ne ha una profonda conoscenza”.
Per tutti i soggetti che faranno parte di questa rete “sarà necessaria la conoscenza dei propri ruoli e delle modalità con cui attivare la catena di intervento in caso di emergenza attraverso un’attività formativa e informativa. Nell’incontro è stata sottolineata l’importanza della tempestività della segnalazione ai fini dell’efficacia del lavoro di indagine”.
“Prossimo step del percorso cominciato lo scorso ottobre anche grazie all’interrogazione del consigliere Franco Brumana – conclude la nota – un confronto con CAP e Alfa, i gestori dei depuratori lungo il corso del fiume”.
A margine, tuttavia, una critica arriva proprio dal leader del Movimento dei cittadini e degli Amici dell’Olona, Franco Bumana, che ha lasciato la riunione “chiedendo una risposta , che ci auguriamo positiva da parte di tutti i sindaci . Il comunicato emesso purtroppo non fa alcun cenno alle nostre richieste”, che ancora una volta convergono sulla possibilità di coinvolgere agenti della Polizia Locale per “raccogliere campioni delle acque del fiume , scattare fotografie e accertare , con la collaborazione di altre Polizie locali la zona a monte in cui ha origine la compromissione del fiume. Abbiamo illustrato gli aspetti giuridici e pratici di queste operazioni ed abbiamo rilevato che avrebbero costi risibili , consistenti nell’acquisto dei contenitori da utilizzare per i prelievi”.
“Abbiamo ricevuto obiezioni da parte del comune di Legnano – così ancora Brumana – che sostiene l’ipotesi alternativa di incaricare dei controlli il Consorzio del fiume Olona, riconoscendo un certo corrispettivo . Abbiamo spiegato che il sevizio da noi richiesto può essere istituito immediatamente con estrema facilità e che non contrasta con altre forme di controllo e con l’incarico al Consorzio“. Insoddisfatto, Brumana ha lasciato l’inconto.