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Tassi, BCE conferma linea dura e “avvisa” le banche

Da un lato la BCE impegnata e determinata a riportare l’inflazione al 2 per cento, dall’altro la banche. Nel mezzo, i clienti.

BCE, verso nuovo rialzo

Sono convinta che molte banche siano pronte a rinegoziare” i mutui variabili contratti dai loro clienti e che ora stanno presentando un conto salato, vista la stretta monetaria in atto per contrastare l’inflazione, “in modo da alleggerire il carico sulle famiglie nel corso del tempo. E’ nel loro interesse farlo, perché sanno che quando l’inflazione sarà sotto controllo i tassi scenderanno”. E’ tutt’altro che sibillino il messaggio lanciato dalla Presidente della BCE Lagarde che nelle scorse ore ha anticipato cosa succederà a marzo.

Il suggerimento alle banche

E’ possibile che continui il percorso di rialzo dei tassi di interesse oltre marzo”, ha detto Lagarde nell’intervista con Susanna Griso a ‘Espejo Público’. Anche se – ha aggiunto – la risposta “reale e onesta” è che saranno i dati a decidere. “Faremo ciò che è necessario affinché l’inflazione scenda al 2%. È il nostro obiettivo“, ha precisato ancora Lagarde.

“In Italia, più che in altri paesi europei, sono presenti strumenti per venire incontro alle necessità dei debitori in potenziali situazioni di difficoltà: la cosiddetta portabilità dei mutui, cioè la possibilità di surroga del mutuo senza costi per il mutuatario che può quindi cambiare banca e tipologia di mutuo senza oneri aggiuntivi, il fondo di solidarietà prima casa (cosiddetto fondo Gasparrini) che permette di sospendere il pagamento della rata del mutuo fino a 18 mesi in caso di eventi quali perdita posto di lavoro, cassa integrazione”. E’ quanto ha evidenziato il Direttore Generale dell’ABI, Giovanni Sabatini con riferimento alle dichiarazioni della Presidente Lagarde.

La replica

Infine – prosegue la nota – “la legge di Bilancio per il 2023 ha introdotto l’obbligatorietà per la banca di convertire il mutuo da variabile a fisso in caso di richiesta del proprio cliente. Inoltre, le banche possono sospendere e rinegoziare/allungare i mutui sulla base di rapporti bilaterali entro gli stringenti limiti delle regole europee di vigilanza. In proposito, nelle attuali contingenze, sarebbe necessario reintrodurre flessibilità regolamentari per evitare effetti pro-ciclici, in particolare per quello che riguarda le vincolanti e eccessivamente rigide regole dell’autorità Bancaria Europea in materia di ristrutturazioni onerose”.

ABI, serve approccio cauto

Con riferimento alle future decisioni della BCE, il Direttore Sabatini ha proseguito “Auspichiamo che la Banca Centrale Europea condivida quanto recentemente indicato dal Governatore Visco quando ha ricordato che occorre bilanciare i due rischi che può correre la politica monetaria, fare troppo poco o fare troppo e che oggi i due rischi sono simmetrici. Nelle attuali circostanze occorre un “approccio cauto” basato su una attenta analisi dei dati e non troppo su modelli teorici che nelle attuali circostanze, fortemente dipendenti da fattori esogeni, potrebbero risultare non coerenti o addirittura controproducenti” .

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