Un attico a Beirut dagli interni lussuosi, sofisticati e a tratti drammatici
In un quartiere residenziale della capitale libanese, Gregory Gatserelia ha completato il progetto di interni di una penthouse su due livelli tra arredi d’epoca, opere d’arte site-specific ed eccezionali contrasti materici.
Gli interni concepiti da Gregory Gatserelia, designer libanese dall’impronta cosmopolita, fondatore dello studio Gatserelia Design, si contraddistinguono per l’impeccabile precisione nel bilanciare audacia e contemporaneità, funzionalità e bellezza, a tal punto che diventa quasi impossibile ridurlo a un semplice esponente in uno specifico movimento estetico. Il suo estro creativo si esprime in ogni dettaglio progettuale, a partire dalla definizione degli spazi fino alla selezione del singolo pezzo d’arredo.
Per il progetto di un attico nel cuore di Beirut, nel quartiere di Wadi Abu Jamil, una delle aree residenziali più prestigiose della capitale libanese, il designer ha accolto la richiesta del proprietario di creare uno spazio familiare aperto e conviviale, ma che rispondesse allo stesso tempo e con efficienza alle esigenze di privacy e massimo comfort. Il desiderio del committente è stato realizzato attraverso una precisa suddivisione degli spazi abitativi: il piano inferiore, ampio e affacciato su un giardino privato, è stato interamente dedicato alle aree living, mentre quello superiore è riservato alla zona notte, composta dalla camera da letto padronale e tre camere da letto per gli ospiti, ciascuna con un proprio bagno.
Il progetto della penthouse, che si estende su un’area di 1300 mq, è stato sviluppato a partire dalla scelta dei materiali: sia nelle finiture che negli arredi, i contrasti materici dominano gli spazi dando profondità e carattere. Legno, travertino, marmo e vetro si alternano armoniosamente in modo da creare superfici sofisticate ed eleganti che si adattano al design moderno dell’edificio.
Di particolare impatto è la parete che fa da sfondo alla zona dining: un wall covering si espande dal pavimento al soffitto, interamente composto di tessere tridimensionali in ceramica realizzate con la tecnica giapponese del raku, ideato da Marylynn Massoud e Rasha Khawam. A completare l’ambiente, sopra il tavolo da pranzo troneggiano tre grandi sospensioni in ottone progettate su misura che portano la firma “The Great Design Disaster”, il progetto nato dalla visione di Gatserelia e dell’esperta di design Joy Herro, che insieme danno vita a design da collezione lavorando a stretto contatto con i più esperti maestri artigiani.
Ma l’eccezionalità del progetto di interior firmato da Gatserelia non si esaurisce qui: un’impressionante collezione di arredi storici e opere d’arte animano gli ambienti in un mix eclettico ma estremamente bilanciato di vintage e contemporaneo. A fare da protagonisti dell’area giorno sono le grandi icone del design italiano e internazionale, come Max Alto, Tobia Scarpa e Pierre Jeanneret, che si alternano a produzioni custom-made iper contemporanee firmate dallo stesso Gatserelia.
Nel complesso, il progetto di questo interno esprime appieno lo spirito lussuoso, sofisticato e a tratti drammatico che Gregory Gatserelia infonde in ogni sua creazione.