Un sogno veneziano in vendita: all’asta gli arredi dell’Hotel Bauer
La grande asta di Artcurial mette all’incanto mobili, specchiere, vetri di Murano, lampadari, stoviglie dell’iconico hotel sul Canal Grande.
Hotel Bauer a Venezia, all’asta 142 anni di storia
C’era una volta l’Hotel Bauer Palazzo di Venezia, con la sua magnifica vista su San Giorgio Maggiore, Punta della Dogana e Santa Maria della Salute. C’è ancora, ma inizierà a breve una nuova vita. Nel frattempo, per prepararsi alla sua nuova veste, si libera di quella antica, con una grande asta promossa da Artcurial a Parigi dal 24 al 29 aprile, con un’anteprima italiana a Milano dal 2 al 31 marzo (in corso Venezia 22). Vetri di Murano, mobili e i tessuti pregiati (Rubelli e Bevilacqua), servizi da tavola, opere d’arte, oltre 4.000 lotti (per un totale di oltre 10mila oggetti) vengono ora messi in vendita per la gioia di collezionisti, appassionati e amanti di Venezia. Perché, uno dopo l’altro, raccontano la storia della città e di questa icona dell’ospitalità amata da ospiti illustri come il re d’Inghilterra e Marilyn Monroe.
L’Hotel Bauer, icona di ospitalità in Italia e a Venezia, divenne un punto di riferimento per il comfort offerto ai suoi ospiti fin dagli anni Quaranta, con la prima, completa ristrutturazione che lo rese un indirizzo moderno, pur conservando una struttura e un aspetto eclettico grazie allo stile gotico-bizantino di Giovanni Sardi e ai travertini modernisti di Marino Meo delle facciate che riassumono perfettamente la stratificazione secolare caratterizza Venezia. L’Art Déco incontra lo stile barocco, il legno dipinto incontra le dorature, i millefiori veneziani e i vetri di Murano incontrano i mobili inglesi di Maitland Smith. I sontuosi tessuti di seta della Casa Rubelli, in molte variazioni, sembrano fare da collante tra tutti questi stili.
In vendita pezzo per pezzo
Quali sono i pezzi dell’Hotel Bauer che andranno all’asta? Moltissime le eccellenze artigianali – veneziane e italiane – coinvolte in questo progetto: Rubelli e Bevilacqua, il tappezziere Alessandro Vianello, il mobiliere Bussandri e il mastro vetraio Seguso Vetri d’Arte, a cui si deve, per esempio, la straordinaria coppia di appliques a tre braccia in vetro soffiato, pizzicato e dorato del salone dei ricevimenti (quotazione 30.000-50.000 euro). Tre coppie di tende di raso verde acqua della manifattura Bevilacqua sono stimate tra i 4.000 e i 6.000 euro. Poi ci sono le testiere dei letti, rivestite in tessuto Rubelli (200 euro – 300 euro), i cassettoni veneziani curvi (800 euro – 1.000 euro), le poltrone (bergères gondole) (200-600 euro) e altri pezzi caratteristici, come un armadio in stile barocco proveniente da una delle suite reali, stimato 1,500 – 2,000 euro. Dalla monumentale coppia di dipinti a olio nel Salone delle Feste attribuiti a Claudio Francesco Beaumont (40.000-80.000 euro) agli arredi contemporanei della terrazza del ristorante Settimo Cielo, quest’asta darà a tutti la possibilità di possedere un pezzo di una leggenda veneziana.
Una storia veneziana
Il Grand Hôtel d’Italie Bauer-Grünwald aprì agli ospiti nel 1880, in un edificio storico, risalente al XVIII secolo, situato in Campo San Moisè, tra Piazza San Marco e il Canal Grande. Fondato da un giovane imprenditore austriaco, Julius Grünwald, e dalla figlia dell’albergatore veneziano Bauer, ristrutturato e ampliato da Giovanni Sardi, l’hotel divenne ben presto il punto di ritrovo dell’alta società. Nel 1930, per volontà del nuovo proprietario, il costruttore navale ligure Arnaldo Bennati, iniziò una ristrutturazione che rimodellò l’albergo fino alla sua riapertura nel 1949. L’ingresso principale, accanto alla chiesa barocca di San Moisè, fu dotato di una facciata modernista progettata da Marino Meo. Per la prima volta, un hotel veneziano poté vantare un sistema di riscaldamento e raffreddamento centralizzato e 210 camere con alti standard di comfort e modernità. Giuseppe Berti aggiunse poi un altro piano dando vita al Settimo Cielo, una terrazza-bar con vista sul Canal Grande. Una seconda ristrutturazione avvenne alla fine degli anni Novanta.
L’Hotel Bauer Palazzo chiuderà i battenti per tre anni in vista di una nuova, completa trasformazione incentrata sulla sostenibilità e sulla conservazione degli elementi storici e iconici. Riaprirà, con la realizzazione dell’ambizioso progetto dell’architetto Alberto Torsello (direttore artisico di Fortuny, altra eccellenza veneziana) e del gruppo di interior design BAR Studio, nel 2025.
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