Dal cinema al design: i posti da vedere se si ama il cinema di Anderson
Visionario nel cinema così come nel design, Wes Anderson ha speso il proprio talento non solo nelle pellicole cinematografiche ma anche nel design di interni, grazie al quale si è aggiudicato il titolo di più grande regista-architetto in attività. Il regista americano costituisce un caso più unico che raro nella storia del cinema: grazie alla coerenza nell’arredamento dei set dei suoi film più iconici Anderson è infatti riuscito a dare vita ad un vero e proprio stile architettonico, prestato pù volte alla realizzazione divenuti poi di culto. Basti pensare al Bar Luce della Fondazione Prada progettato e arredato da Wes Anderson che porta la sua inelebile firma in ogni singolo angolo, palesando la cura manicale dei dettagli che da sempre lo caratterizza.
Leggi anche: Milano si rinnova: tutti i nuovi indirizzi fashion da non perdere
Wes Anderson bar Milano: il luogo da favola da non perdere
Il Bar Luce ricrea l’atmosfera di un tipico caffè della vecchia Milano con il soffitto che riproduce in miniatura la copertura in vetro della Galleria Vittorio Emanuele, mentre gli arredi in formica, il pavimento e i pannelli impiallacciati che rivestono le pareti ricordano la cultura popolare italiana degli Anni 50 e 60, oltre a due capolavori del cinema nostrano cari al regista come Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica e Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti. Un gioiello senza tempo immerso nella franesia milanese che diventa la meta prediletta per una merenda circondati dalla meraviglia dell’arte.
Leggi anche: BeefBar è il nuovo indirizzo da provare assolutamente a Milano
Wes Anderson design: i luoghi da visitare in giro per il mondo
Se siete amanti dello stile di Wes Anderson, Milano non è l’unica città che raccoglie dei gioielli architettonici del regista. Nella città di Odessa c’è la Breadway Bakery, una pasticceria caratterizzata da divanetti in velluto rosa confetto e un nastro dorato che incornicia il locale: un luogo unico che si ispira al set del film di Anderson, Grand Budapest Hotel. The Pink Zebra è un altro ristorante ispirato alla fantasia del regista texano Wes Anderson: cura maniacale per i dettagli e “total color” sono gli elementi caratterizzanti, scelti dallo studio Renesa di New Delhi che lo ha ideato. Da poco riaperto a Parigi dopo un’importante ristrutturazione, l’Hotel Lutetia ricorda il set del cortometraggio Hotel Chevalier (girato in realtà all’hotel Raphael) che precede il film Il treno per il Darjeeling. Da visitare anche gli interni del terzo locale della pasticceria Marchesi in Galleria Vittorio Emanuele a Milano: pannelli in seta jaquard a motivi floreali per le pareti, vetrinette con mensole di cristallo, scaffalature in ciliegio, grandi specchiere e un verde chiaro ad amalgamare il tutto. La Durée Quai de Bergues a Parigi porta la firma di India Mahdavi che per i famosi macaron ha voluto un’atmosfera onirica, tra soffitti stellati, colori pastello e arredi morbidi e arrotondati. «Un giardino di delizie», assicura India.