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A Bali un’incredibile dimora in totale armonia con il paesaggio lussureggiante

Un mobile ispirato ai gong Gamelan, uno strumento cerimoniale balinese. La natura è onnipresente, con varietà di piante locali come la Vernonia Elliptica e la Dicksonia antartica (felci arboree).Tommaso Riva Photography

La natura lussureggiante, una sfida architettonica

A Bali, immersa nel cuore della foresta di Ubud, The Ravine è uno spazio in cui interni ed esterni sono in costante dialogo, fino a fondersi. Questa casa è opera (completa) dello studio A Work of Substance di Hong Kong, fondato dall’architetto francese Maxime Dautresme. Sul bordo di una gola, l’edificio segue il percorso del fiume, circondato da palme da cocco, felci e molte altre specie vegetali locali balinesi. Un ambiente lussureggiante che è stato inizialmente una vera sfida per gli architetti. “Il cliente ci ha proposto di costruire su un terreno difficile, in cui il paesaggio è onnipresente”, spiega Maxime Dautresme. “Abbiamo dovuto creare una casa in uno spazio ristretto, con poca luce e piante ovunque. Si va da una sorpresa all’altra, e abbiamo voluto accentuare questo aspetto integrando pienamente la natura nell’architettura stessa”, spiega Maxime Dautresme.

La vista dal soggiorno verso l’esterno è mozzafiato. Il pavimento è in teak riciclato e l’arredamento è stato progettato su misura per i proprietari. Si può vedere anche la terrazza, che permette di godere appieno della natura balinese.Tommaso Riva Photography

Interno ed esterno in dialogo continuo 

La casa colpisce per la sua integrazione nell’ambiente, fatto interamente di acqua e di verde. La planimetria offre una prospettiva allungata su tutto lo spazio, con la gola come punto di caduta. “Il percorso è molto verde, fin da subito, perché l’edificio è mimetizzato da questo paesaggio onnipresente”, spiega Maxime Dautresme. Si accede al parcheggio prima di arrivare alla guest house, lungo il fiume. Le luci sono lanterne portatili ad alta tecnologia, che si accendono quando vengono posizionate sul loro supporto. Il pavimento è in pietra locale, posato in modo sfalsato con il teak, per dare ritmo al percorso di scoperta. Dopo la piscina, si raggiunge il patio, poi il living, che conduce, tramite una scala, alle camere da letto del primo piano dove, ancora una volta, l’integrazione con il paesaggio è mozzafiato. “Il paesaggio è continuo, segue la casa” conferma l’architetto. Anche nel bagno, dove teak e calce balinese si mescolano, ispirandosi alla poesia del paesaggio.

La lounge è un’ode alla musicalità balinese. Il pavimento è in teak riciclato e l’arredamento è stato progettato su misura per i proprietari. Il tavolino “sonoro” in ottone e teak, si ispira al Gender, tradizionale strumento a percussione balinese.Tommaso Riva Photography

Arredi ispirati alla musica e ai ritmi del luogo

Situata nella parte centro-meridionale dell’isola, The Ravine è un tutt’uno con la Bali spirituale, quella dei templi e delle processioni, che Maxime Dautresme ricorda da un’infanzia costellata di viaggi: “Mia madre mi portava a vedere le processioni funebri ed è magnifico, perché tutti sono vestiti di bianco, ma sono soprattutto gli strumenti, le melodie, che mi hanno colpito. Strumenti a percussione, che producono un suono molto floreale”. Questo rumore incessante di percussioni fa parte della vita quotidiana di questa parte dell’isola. Lo si può sentire, da vicino o da lontano, tutto il giorno.  “Volevamo portare questo ritmo nella casa”, dice l’architetto. Un desiderio che avevano anche i clienti (una famiglia di quattro persone), il cui obiettivo era quello di immergere completamente i figli nell’ambiente locale. Lo studio ha quindi tradotto questo desiderio in musica, con una scelta particolarmente giocosa dei mobili, quasi tutti realizzati su misura. Quasi tutti i mobili fanno riferimento a strumenti locali: dalle sedie il cui schienale ricorda le corde di uno strumento, al tavolo-xilofono le cui doghe producono un suono quando vengono attivate, fino al primo mobile che si scopre entrando in casa, che rivisita la forma di tamburi e percussioni locali.

Per la facciata, gli architetti si sono ispirati alla flora locale e hanno optato per il bambù, racchiuso nel cemento.Tommaso Riva Photography

Colori e materiali organici

Colori e materiali rendono omaggio alla natura circostante. Le palme da cocco, che sono numerose intorno a The Ravine, hanno ispirato in modo particolare gli architetti. “I tronchi hanno una consistenza molto particolare” spiega Maxime Dautresme, “ma non potendoli utilizzare, abbiamo scelto il bambù, che è molto simile, per creare la cassaforma per il cemento della casa”. Così, pietra, cemento e mattoni si trovano fianco a fianco nella struttura generale, riflettendo il carattere raw e discreto della costruzione, che si ritrova anche in tutta la casa. Anche gli interni sono ricchi di materiali come la pelle, ma anche di legno, bambù e rattan, tutti provenienti da foreste certificate. Questa favolosa casa, riassume l’architetto, è “una vera e propria estensione del suo ambiente”, che si dissolve, con sapienza ed eleganza, per fare spazio alla natura che la circonda.

La camera da letto principale è tutta in legno, dal pavimento al soffitto, con assi di teak e mobili su misura. Le lanterne “da passeggio” sono realizzate in porcellana e rattan e il loro caricatore a induzione consente di portarle in giro per casa.Tommaso Riva Photography

Adiacente alla camera da letto principale, il bagno ha uno stile sobrio, con soffitto in teak, pavimento in granito brasiliano e pareti in calce balinese dai colori naturali.Tommaso Riva Photography

Nell’estensione del living, scopriamo la cucina aperta su una piccola sala da pranzo. Il pavimento e il piano di lavoro in granito brasiliano dialogano sapientemente con il legno.Tommaso Riva Photography

Il patio invita al relax con la piscina al centro e un perimetro in andesite levigata a motivi chevron e pedana in teak. Le sedie e il tavolino, sotto la struttura in legno, sono realizzati in teak e rattan su misura. La lampada da terra è stata progettata su misura.Tommaso Riva Photography

Articolo pubblicato su AD Francia, adattato da Paola Corazza.

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