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A Barcellona una dimora degli anni ’40 mantiene la sua essenza vintage, ma con un tocco (molto) contemporaneo

Una casa a Barcellona, nel quartiere residenziale di Sarrià San Gervasi, che è in realtà una proprietà plurifamiliare degli anni ‘40. I proprietari della dimora, 150m2, sono una coppia che, per motivi di lavoro, vive tra Barcellona e il Belgio. Desideravano un appartamento moderno e contemporaneo, ma che rispettasse alcuni degli elementi originali dell’epoca. “Dato che l’appartamento era piuttosto danneggiato, è stato necessario ricostruire le porte e le finestre”, ci spiega Sergi Pons, vincitore del Premio Ciudad de Barcelona nel 2011, mentre ci accompagna in una visita guidata nella casa che ha ristrutturato.

Un altro aspetto che ricorda quel decennio glorioso ma austero è l’ingresso ampio, progettato con modanature Orac Decor. E anche i dettagli dorati di alcuni elementi, o i bagni, per i quali sono stati scelti rubinetti moderni, ma con un’estetica vintage, che ricorda quelli degli anni ‘40, per un lavabo modernissimo.

Lo studio ha progettato due camere da letto, un ampio ingresso, uno studio, due bagni, una cucina con isola e un’ampia zona giorno e pranzo principale. “Abbiamo cercato di far comunicare e di aprire il più possibile tutte queste aree, cercando di incrociare le visuali per dare una sensazione di ampiezza”, continua Pons, mentre ci troviamo all’ingresso della casa a Barcellona.

Due vantaggi: una pianta quadrata e molta luce naturale

In origine l’appartamento era eccessivamente suddiviso e aveva una disposizione un po’ antiquata. Tuttavia, la posizione d’angolo dell’edificio, le sue ampie finestre e l’ubicazione hanno contribuito a creare ambienti ampi. Grazie a questo, l’appartamento ha il vantaggio di una luce magnifica per tutto il giorno.

Da ogni angolo della casa si possono infatti vedere le chiome degli alberi del parco, elemento che è stato sfruttato al massimo. Se ci fate caso, le tende trasparenti e persino il pavimento in Cordonné sono un chiaro esempio di eleganza nei tessuti: non ci si accorge della loro presenza e svolgono egregiamente la loro funzione.

Inoltre, l’approccio dei proprietari era di tipo conservativo, e volevano solo piccole modifiche. “La struttura originale era simile al risultato finale, ma la cucina, soprattutto, era molto angusta, quindi abbiamo optato per creare un unico spazio con un’isola”, spiega Sergi mentre ci invita a dare un’occhiata.

Altre modifiche? “In questa zona abbiamo inserito le porte, per far entrare più luce, e abbiamo creato la toilette accanto”, conclude.

Pavimenti a contrasto

In generale, il parquet in rovere in un colore neutro gioca con le piastrelle a contrasto in cucina e in bagno”, dice, sedendosi sulle sedie Ethnicraft del soggiorno e indicando in basso. Le porte a vetro creano la sensazione di un unico spazio aperto, per cui la creazione di questo contrasto di texture aiuta a delimitare ed evidenziare le zone, senza dover erigere pareti verticali.

“La scelta del pavimento non è solo una questione di estetica, ma anche di resistenza e di manutenzione. Un consiglio: il miglior passaggio tra due materiali è quello realizzato in modo pulito, senza fughe o altri elementi aggiuntivi. Finite con le piastrelle e iniziate subito con il legno”, suggerisce l’architetto.

In questo modo, il pavimento della cucina è costituito da cementine in diverse tonalità e motivi. Nel bagno grande, le piastrelle disegnano linee verdi diagonali, che armonizzano con il colore che domina in tutta la  casa. In entrambi i casi, i toni scelti sono molto simili a quelli della palette utilizzata per tutto l’arredamento: ocra, menta, terracotta

La natura in casa

Con questi tre semplici accorgimenti, Sergi Pons riesce a stare al passo con le tendenze che impongono, ogni anno che passa, di cercare un legame più stretto con la natura. Prendete nota!

1. Materiali nobili

Il rovere del pavimento che Pons ci ha fatto vedere è stato utilizzato anche per i frontali della cucina, realizzati da artigiani locali, il cui piano è in Silestone.

“Per le pareti e i soffitti di tutto l’appartamento abbiamo utilizzato lo stucco di calce, un materiale naturale che permette alle pareti di respirare”, spiega. Possiamo affermare che l’effetto è d’impatto e accogliente.

2. Una palette di verdi, écru e terra

“Abbiamo optato per il grigio-verde per le porte, le finestre esterne, le porte in vetro – rifinite in ferro – gli armadi e i termosifoni. Ah, e per la poltrona di velluto dello studio, in una tonalità più intensa! Questo tocco di colore contrasta con le nuance organiche dello stucco a calce sulle pareti e sui soffitti e con il calore del rovere naturale, ma si integra perfettamente”, spiega.

Sono stati inseriti elementi vivaci come il giallo sole dei cuscini e delle lampade della camera da letto, che ricorda una sera d’estate, o l’ocra del quadro di Mariona Espinet, ad esempio. Nulla è lasciato al caso, e la coerenza casuale è quello che definisce questa casa magnifica ma discreta.

3. Piante e ancora piante

Qualunque tipo di pianta va bene per questo interno. Le piante vivacizzano l’ambiente e creano un’atmosfera rilassata. Ma è importante sapere quali cure richiedono, scegliere con attenzione i vasi (dovremmo considerarli come un elemento di décor) e osare con le dimensioni e le forme.

Articolo pubblicato su AD Spagna, adattato da Paola Corazza 

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