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Casa di Fantasia, il laboratorio sperimentale di Gio Ponti rivisitato da David/Nicolas

Il duo di designer David/Nicolas riporta in vita l’iconico progetto pontiano «Casa di Fantasia»

Ci sono luoghi magici che solo pochi fortunati hanno la possibilità di ammirare. La Casa di Fantasia è uno di questi. Costruita nel 1952 in una delle zone più centrali di Milano, Mario e Lisetta Lucano ne commissionarono gli interni a Gio Ponti, che si avvalse della collaborazione di altri grandi maestri come Piero Fornasetti. Il risultato fu una brillante miscela di surrealismo francese e pittura metafisica italiana, che fu, per Ponti, una sorta di laboratorio sperimentale.

Nello studio scrivania in pergamena e sedia di Carlo Mollino.Sara Magni

Dopo molti anni di rimaneggiamenti – nel 2019 gli ex proprietari ne misero all’asta ogni singolo pezzo, oggetto e mobile – il destino ha voluto che la casa finisse in buone mani. Nelle mani di qualcuno che sapeva come prendersene cura. David/Nicolas, il duo di designer di origine libanese, non solo ha potuto visitarla, ma ha anche partecipato a una ristrutturazione che ha riportato in vita l’essenza di ciò che Ponti aveva eretto. Tutto è iniziato con una telefonata del nuovo proprietario, l’imprenditore e collezionista d’arte Michele Marocchino: «Ci ha detto che aveva un progetto interessante e che noi eravamo le persone giuste per realizzarlo», raccontano.

Inizialmente l’incarico si limitava a una boiserie per lo studio e il camerino, ma poi David/Nicolas (all’anagrafe Nicolas Moussallem e David Raffoul) si sono lanciati: «Gli abbiamo spiegato che sarebbe stato meglio reimmaginare quello che una volta era il parco giochi di Gio Ponti». Detto fatto. Hanno lavorato per ripristinarne le proporzioni originali. Le carte da parati trompe-l’oeil di Fornasetti sono ora vere librerie basate sui suoi disegni e in ogni stanza ci sono mobili su misura.

La camera da letto principale con un arazzo cinese del XVIII secolo. Sul letto 25 stampe speciali su carta rosa di Carol Rama.Sara Magni

Vivere quest’esperienza – anche se piena di sfide, come dicono loro – li ha portati a riflettere sull’unione tra passato e presente, sulla possibilità di collaborare pur appartenendo a epoche diverse. «Il design crea cultura. La cultura dà forma ai valori. I valori determinano il futuro», diceva Gio Ponti. La storia continua, l’illusione della Casa di Fantasia rimane.

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