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Come arredare casa nel 2023? Esperti di interior design ci svelano i trend in auge e cosa sparirà

Come arredare casa nel 2023? Esperti di interior design ci svelano i trend vincenti e quelli da dimenticare

Abbiamo chiesto a quattro tra i migliori studi di interior design italiani di svelarci come arredare casa nel 2023: cosa sarà in auge e anche cosa è destinato a sparire? Da osservatori ed esperti del settore ci hanno raccontato cosa hanno osservato di nuovo. 

Courtesy Ludovica+Roberto Palomba

Sostenibilità, circolarità, natura, comfort, contaminazioni di stili diversi e qualità del progetto: sono alcuni dei temi che abbiamo approfondito con loro. I nomi? Ludovica+Roberto Palomba, Storage Milano, Daniele Daminelli e Matilde Cassani. Sono gli oracoli a cui ci siamo rivolti per conoscere quale sarà la direzione della progettazione e dell’interior design. 

LUDOVICA+ROBERTO PALOMBA

Un ritratto di Ludovica+Roberto Palomba

Photo credit  Carlo William Rossi e Fabio Mureddu

Cosa è in auge?

Progetti con un’anima sostenibile

L’ecologia non è più una tendenza, ma un vero e proprio modo di operare. Grande attenzione viene posta ai materiali che sono utilizzati nella progettazione; nel design ad esempio tutti i tessuti provengono da filiere controllate e dal recupero della plastica dagli oceani. Nell’architettura si progetta sempre a chilometro zero per esaltare il DNA locale, che va preservato ed evoluto.

Outdoor e indoor si fondono

La natura da sempre protagonista, oggi lo è ancora di più con l’outdoor che in questo momento rappresenta un tema fondamentale del design. È l’estensione dell’indoor, ne porta i sapori i volumi e le finiture. L’ outdoor presenta quindi le stesse caratteristiche e la stessa cura che troviamo nell’ indoor, ed essendo così evoluto, ricco e con una propria autonomia lessicale, quasi ci aspettiamo che sia l’outdoor ad inspirare l’indoor.

Comfort e benessere VS Edonismo

C’è la volontà di creare arredi e interni che abbiano la capacità di interagire, offrendoci benessere e comfort. Se un tempo l’equazione era rappresentata da “ bello = scomodo o inutilizzabile “, oggi dopo la pandemia abitare diventa sinonimo di star bene all’interno del proprio spazio, rappresenta un diktat irrinunciabile. Per cui spazio a divani profondi dove godere momenti di relax; docce iconiche che diventano una vera e propria stanza benessere; grandi lavabi con mensole d’appoggio e contenitori che nascondano la beauty routine; cucine sempre più aperte alla convivialità in cui le persone possano ritrovare il piacere della cultura del cibo e dello stare insieme.

Cosa sparisce?

Fine del mercatone dell’effimero

Sempre di più il progetto torna ad essere serio e consistente facendo attenzione ai valori dell’architettura, dell’interior, della proporzione degli spazi e dei materiali. Il progetto ritrova una dimensione atemporale, non più alla ricerca dell’effetto wow, ma c’è il desiderio – in un periodo di dubbi e incertezze – di progetti senza tempo e che abbiano una durabilità. Spariscono quindi arredi progettati come hit dell’estate, ma si ritorna a parlare di durabilità nel tempo, a favore di un’ economia circolare.

STORAGE MILANO 

Un ritratto di Barbara Ghidoni, Michele Pasini e Marco Donati, in arte StorageMilano.

Cosa è in auge?

Biofila e verde all’aria aperta 

Dopo la pandemia cresce sempre di più la voglia di contatto con la natura. Ci si attrezza per sfruttare il più possibile gli spazi aperti o si sopperisce cercando di portare la natura nel disegno degli interni. Il verde è inteso non più come riempitivo, ma come vero e proprio materiale di progetto. Di riflesso, accresce l’attenzione per l’illuminazione, che può fare la differenza nel creare atmosfere e ambienti ancora più piacevoli e accoglienti.

Comfort materico, visivo e sensoriale

Il comfort é espresso in tutte le sue accezioni e tocca tutti i sensi. C’é sempre più attenzione verso colori e toni caldi, ovattanti, che si sposano spesso anche a superfici piacevoli al tatto. Ma c’è anche la ricerca di atmosfere accoglienti e dalle linee pulite, che possono fare da sfondo a elementi di arredo in forte contrasto, a contaminazioni materiche ed estetiche. 

Contaminazioni di stili

Si manifestano attraverso la giustapposizione di elementi e linguaggi, per raccontare la personalità di chi abita gli spazi. Attraverso pochi tocchi contrastati, si cerca di manifestare la molteplicità di interessi e sfaccettature dei proprietari o degli utilizzatori degli interni.

Circolarità degli oggetti

Dalla produzione alla fine del ciclo di vita degli oggetti: la sostenibilità si esprime anche attraverso il recupero di pezzi vecchi, che sistemati e rinnovati, trovano nuova vita. 

Cosa sparisce? 

Lusso ostentato 

Una rivalutazione di ciò che viene definito prezioso: il materiale costoso e il decoro abbondante, lasciano posto a ciò che è ricercato in quanto ricco di storia ed evocativo di molteplici significati, e lavorato sapientemente per ridurne lo spreco, fatto per durare e passibile di seconde e terze vite. 

La non funzionalità in nome dell’estetica 

La pandemia ha portato ad una maggiore attenzione alla funzionalità degli spazi abitativi, sacrificando in parte l’estetica. Si preferisce vivere in luoghi più confortevoli e puntate sulla qualità degli oggetti e degli spazi. 

DANIELE DAMINELLI

Daniele Daminelli.

Nathalie Krag / Living Inside

Cosa è in auge?

Ritorno al mobile d’arte 

Ricerca di pezzi unici che esprimano carattere e forte personalità, orientati alla qualità dei materiali e di finissimo artigianato. 

Mix e match di arredi 

Gli interni vedono miscelare arredi di epoche e stili diversi, per poi giungere ad un sofisticato equilibrio dello scenario domestico. 

Qualità del progetto

L’essere umano viene posto al centro del progetto. Emerge una visione futuristica degli ambienti romantici senza tempo e di qualità. C’è quindi un ritorno all’eleganza, alle linee pulite e a materiali industriali contrastati da stoffe preziose e dettagli classici. 

Cosa sparisce?

Minimalismo 

Gli ambienti ripetitivi e privi di stile e personalità, e senza una storia da raccontare, dove il perfezionismo fa da padrone.

MATILDE CASSANI

Un ritratto di Matilde Cassani.

Norman Rinaldi

Cosa è in auge?

Spazi sempre più green 

Il covid ha portato la natura dentro la casa e tutti i rituali ad essa legati. Così si osservano all’interno degli spazi domestici grandi piante verdi, che si sovrappongono ai mobili; oppure tanti piccoli vasi, pieni di germogli trapiantati e piantine future. I soprammobili preziosi sono ora le piante rare, che scandiscono anche il passare del tempo.

La musica entra in casa in maniera professionale

La progettazione di un corretto sound system all’interno dello scenario domestico diventa un tratto distintivo, capace di creare un’ atmosfera musicale identificativa delle persone che la abitano. 

Il design e gli animali

In casa viene dato uno spazio privilegiato agli animali domestici grazie ad oggetti di design studiati ad hoc che li accolgono e li coccolano. Funzione ed estetica qui si fondono.

Cosa sparisce?

Tinte unite  

Il monocolore sparisce dagli ambienti domestici, che si tratti di uno specifico tono di colore o di semplici pareti bianche. 

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