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Fare squadra in Valdobbiadene: firmato primo protocollo per l’acqua

C’è fermento e unione nel Conegliano Valdobbiadene, l’area veneta in cui ha casa il Prosecco Docg. Cambiamento climatico e penuria idrica hanno infatti portato i principali player della zona a firmare, negli scorsi giorni, il primo protocollo dedicato alla gestione dell’acqua. Nello specifico, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, il Comune di Valdobbiadene, il Consorzio Bonifica Piave, le associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura, Cia, e l’associazione Unesco hanno firmato un documento che consentirà di attivare progetti di regimazione sia delle acque piovane sia di quelle provenienti dal Piave, così da poter rispondere a una delle conseguenza più impattanti del cambiamento climatico: la scarsità d’acqua che ha contraddistinto soprattutto l’ultimo anno.

“Questo rappresenta un primo passo importantissimo – racconta a Pambianco Wine&Food Elvira Bortolomiol, Presidente del Consorzio del Prosecco Docg – perché è la prima volta che tutti questi attori del territorio si mettono insieme e capiscono che il problema va risolto usando un approccio sia scientifico sia tecnico”.

L’iniziativa rientra nell’agenda che il Consorzio del Prosecco si è data per rispondere alle questioni legate al cambiamento climatico. Grazie alla neonata Green Academy, verrano poste in essere diverse iniziative e collaborazioni tra cui quella con l’Università di Padova per creare 20 micro invasi che possono diventare serbatoi d’acqua e quella con l’università di Cantabria per le previsioni metereologiche da qui a 100 anni così da capire quali saranno le condizioni meteo delle colline del Prosecco.

Lato sostenibilità, “abbiamo iniziato a lavorare a un nuovo protocollo di gestione sostenibile del vigneto con nuovi parametri e tecniche agronomiche per aumentare l’equilibrio con l’ambiente”. Inoltre, “lavoreremo, con l’università di Firenze per la misurazione della Co2 così da capire quanto la nostra denominazione è in grado di assorbirla e come può arrivare a un’emissione zero”.

Sostenibilità e cambiamento climatico saranno il focus del Consorzio per il 2023 insieme all’enoturismo, per il quale è stato creato il Wine Tourism Lab. Quest’ultimo porterà, tra le altre cose, a monitorare lo stato dell’arte del territorio grazie alla mappatura dello stesso. In questo modo ne verrà dato un quadro preciso sotto molteplici livelli, tra cui, per esempio, di strutture ricettive presenti e degli eventuali requisiti per realizzarle ex novo.

Nel frattempo, la denominazione del Prosecco Docg ha chiuso “un’annata importante – commenta la Presidente – perché nonostante le problematiche avute dall’inizio dell’anno, tra aumenti dei costi di materie prime ed energia, abbiamo comunque concluso l’anno con 103 milioni di bottiglie. Ovvero una produzione in linea con il 2021 e un valore in aumento”. E infatti, questa è la strategia del Consorzio:  “Mantenere la stessa produzione e aumentare il valore, la strada è in salita ma è la nostra strada”. Inoltre, così come spiegato dalla Presidente, “vogliamo concentrarci sul nome unico e sulla possibilità di avere un prodotto che è l’espressione massima di quella denominazione e territorio”. Nello specifico, si tratta di porre i riflettori sul territorio Conegliano Valdobbiadene, mettendo in secondo piano la dicitura Prosecco Docg.

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