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Funghi, che passione: l’ultima stravagante tendenza che vince nell’home decor

Funghi che passione lultima stravagante tendenza che vince nellhome decor

Milano, Fondazione Prada. Vista dell’opera d’arte “Upside Down Mushroom Room”, di Carsten Holler.  (Fhoto by Andrea Del Bò/Archivio Andrea Del Bò/Mondadori via Getty Images)Mondadori Portfolio/Getty Images

Dalle lampade ai tavolini, dalla carta da parati ai piatti, anche la casa segue l’ultima tendenza che arreda con allegria.

Funghi che passione! Colorati e profumati con il cappello dritto o sulle ventitré, bassi e grassi, alti e slanciati, da sempre affascinano l’uomo anche se, spesso sono proprio i più belli, a essere i più pericolosi. Ma questo avviene solamente in natura, perché quelli creati dalla matita di un creativo, tranquilli, non fanno male a nessuno. Anzi. Un funghetto trallallà, due funghetti… La fantasia ha da sempre lavorato alacremente su un tema così “gustoso”.

Ricorda la danza dei funghi di Walt Disney, il vaso in vetro di &klevering.

Courtesy &klevering. 

Da Disney ad Alice, la fungo-mania impazza

Come dimenticare una delle sequenze animate più celebri della storia, la “danza cinese” con i piccoli funghi che volteggiano con il sottofondo musicale dello Schiaccianoci di Čajkovskij nel mitico Fantasia di Walt Disney. O Alice, quella del paese delle meraviglie che durante una delle sue peripezie si ritrova tra fiori che cantano e ballano al cospetto del Brucaliffo, uno strano bruco che fuma la pipa seduto proprio su un fungo, che poi si scoprirà essere magico, perché basta mangiarne una giusta dose per crescere o rimpicciolire. Senza dimenticare la bellezza della Mushrooms Forest di Alice in Wonderland, il film del 2010 del visionario Tim Burton.

L’albergo in Cina con case a fungo progettate dallo studio cinese ZJJZ Atelier.

Courtesy ZJJZ Atelier

Le case, vengon su come funghi…

Siamo un po’ tutti cresciuti sotto quegli strani cappelli, un po’ come i Puffi che li avevano scelti come casa. Senza sapere che ben prima di loro, ci aveva pensato anche l’ingegnere Cavallè, che accanto ai famosi igloo in via Lepanto, a Milano, quartiere Maggiolina, aveva creato due abitazioni (demolite negli anni Sessanta) ispirandosi proprio alla Amanita Muscaria. La fungomania continua ancora ai nostri giorni, basta guardare le cabine che lo studio cinese ZJJZ Atelier ha progettato per Tree Wow, un complesso alberghiero composto da diverse case vicino a un popolare punto panoramico chiamato Fairy Lake a Xinyu nel Jiangxi, in Cina, per attirare i visitatori lontano da una “vita ordinaria e banale”. Come i funghi sul soffitto – e qui non non stiamo parlando di un’infestazione – ma di un esperimento percettivo, il Synchro System di Carsten Höller, un artista contemporaneo nato a Bruxelles nel 1961, che capovolgendoli ha creato un effetto di per sè alluginogeno garatinto dall’Amanita Muscaria che pende dal soffitto della Fondazione Prada di Milano. Ma che dire di John Cage, il suo nome non ha certo bisogno di molte presentazioni. Riconosciuto come uno dei più influenti personaggi della musica del Novecento, l’artista e teorico statunitense – noto per i suoi studi sul silenzio – fu, nondimeno, un raffinato conoscitore di funghi. Una passione, quella per la micologia, mai nascosta e anzi in più occasioni associata dall’artista alla sua ricerca sonora – come nel caso della performance del 1985 Mushroomet Variationes. Ma è il design che più di tutto si è divertito a esercitarsi sul tema: tra lampade, poltrone e tavolini, si può dire solamente che sono “venuti su come funghi”. Ecco alcuni illustri esempi da raccogliere.

  • Courtesy Artifort

    Mushroom F562 è la ormai storica poltrona disegnata da Pierre Paulin e prodotta per il brand Artifort.

  • Courtesy Gervasoni

    Tavolo della collezione InOut 834 creata da Paola Navone per Gervasoni.

  • Courtesy Novamobili

    Cliff è una collezione di tavolini dall’aspetto monolitico creata da Novamobili.

  • Courtesy Grand Tour Vito Nesta.

    Cabinet de Curiosités Set di 2 piatti da dessert a forma di fungo Grand Tour Vito Nesta.

  • Courtesy Venini

    Lampada da tavolo in vetro soffiato Fungo disegnata da Massimo Vignelli per Venini.

  • Courtesy Artemide

    Opera cult degli anni ‘60, Nesso di Artemide è una lampada da tavolo progettata da Giancarlo Mattioli e dal Gruppo Architetti Urbanisti Città Nuova. Realizzata in resina ABS nei colori bianco o arancio.

  • Courtesy  L’objet.

    Ciotola Terra Bowl con finitura in smalto di bronzo ossidato di L’objet.

  • Courtesy Hay

    Lampada Pao Glass disegnata da Naoto Fukasawa per Hay.

  • Courtesy Contardi

    Ongo è una lampada ricaricabile a forma di fungo nata dalla collaborazione tra Jessica Corr per Tzelan, Tony Chi e Contardi.

  • Courtesy Riva 1920

    Sgabello Fungo, realizzato in legno massello di cedro: progettato da Paola Navone per Riva 1920.

  • Courtesy Mogg

    Olo è un tavolino in cemento dal design solido e stabile, ideato dal talento del designer Antonio Facco per Mogg.

  • Courtesy Flos

    Bellhop di Edward Barber e Jay Osgerby, una delle lampade portatili più famose di Flos ora anche in veste nera opaco.

  • Courtesy Cole & Son

    Stampa toile de Jouy Fungi Forest di Stella McCartney per Cole & Son.

  • Courtesy Henge 

    Disegnati da Yabu Pushelberg per Henge, i tavolini Mushroom hanno il montante in ottone sabbiato e bronzo.

  • Courtesy Seletti

    Raimondi Malerba continua la sua esplorazione naturalistica e fa crescere funghi e lumache sulle pareti grazie all’appendiabiti Mushroom progettati per Seletti.

  • Courtesy House of Hackney 

    Woodstock Amanita è un cuscino in velluto di House of Hackney che raffigura il famoso fungo velenoso.

  • Courtesy Leroy Merlin.

    Pouf a forma di fungo in tessuto bouclé color mattone di Leroy Merlin.

  • Couretsy Sunaolab

    Set di tazze, ciotole e cucchiai in legno a forma di fungo creato dall’azienda giapponese Sunaolab e in vendita da maboclothier.com.

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