Finalmente la primavera è arrivata e dopo settimane di primi, timidi segnali, un forte indizio visivo è la fioritura degli alberi di pesco, la seconda microstagione del periodo Keichitsu.
11-15 Marzo
桃始笑 Momo hajimete saku: gli alberi di pesco iniziano a fiorire
Con le 72 stagioni giapponesi stiamo imparando che non è un fiore che fa primavera, ma un insieme di piccole sfumature che preparano il palcoscenico per il grande spettacolo: la Natura che si risveglia dal lungo sonno e si veste di mille colori e profumi.
I primi fiori che sbocciano timidamente, ancora avvolti dal fresco di questi giorno sono prima i pruni e subito dopo i peschi, spesso scambiati per i ciliegi che fioriranno tra qualche giorno. Si dice che fiori di pruno sboccino all’inizio della primavera, i peschi sboccino in piena primavera e i fiori di ciliegio cadano con il passare della primavera.
Dai fiori bianchi e rosa, i fiori di pesco sono da sempre in Giappone simbolo di fertilità e buon auspicio e il termine 桃 – momo – viene utilizzato come aggettivo per rendere omaggio al genere femminile.
Momo viene anche molto utilizzato come nome per le figlie, rispecchiando virtù e gentilezza.
Momo si usa per la varietà botanica di alberi da frutto, mentre in Giappone per indicare gli alberi di pesco che fioriscono senza frutti (e sono per questo piantati in posti strategici per poterli ammirare) si usa il termine hanamomo. L’hanamomo viene coltivato come varietà da giardino e i suoi rami possono essere trovati nei negozio di fiori in tutto questo periodo.
In giappone ci sono diversi parchi chiamati Hanamomo-no-sato piantumati a pesco e che nel momento della fioritura offrono uno spettacolo incredibile ed emozionante, al pari dei famosissimi fiori di ciliegio. Uno dei più famosi si trova a Nagano e contiene ben 5000 piante di pesco, ma ve ne sono anche a Saitama e Fukushima.
Per distinguere i fiori di pesco da quelli di ciliegio basta guardarne i petali: quelli di pesco sono a forma arrotondata, mentre i ciliegi hanno i petali divisi in due piccole puntine. Inoltre i fiori di pesco crescono con un singolo peduncolo dal ramo, mentre quelli di ciliegio crescono a piccoli grappoli.
I fiori che ridono
Un kanji che usava una volta per descrivere il primo sbocciare dei fiori in giapponese è una parola che conosciamo in altri contesti: 笑. Effettivamente viene utilizzato anche per descrivere questa microstagione.
Ebbene si diceva “i fiori ridono” (o sorridono) per indicare la fioritura. Quale modo migliore per descrivere la bellezza e l’atmosfera di festa della Natura che si risveglia? La prossima volta che vedrò i fiori che sbocciano, non potrò fare a meno di pensare che ridano 🙂
Appuntamento al 16 febbraio!