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Il bon ton dello spazio, per sfruttare al massimo le potenzialità della casa

Il bon ton dello spazio per sfruttare al massimo le potenzialità della casa

Nel salone un divano di Menu, Sedie Lovette di Soho Home; tavolini Anya in travertino di Anthropologie e tavolo Rutherford di Four Hands. Il lampadario è di Soho Home, sopra al camino una scultura di Chris Wolston.Molly Haas

Le buone maniere passano anche dalla progettazione; così il designer Leo Cesareo ha creato una narrazione armoniosa tra gli spazi di questa casa vittoriana in un quartiere storico di San Francisco.

Bon ton e interior design

Negli ultimi anni sta spopolando un nuovo concetto di vivere la casa, meno legato all’estetica e più alla funzionalità; l’ambiente domestico è pura espressione di sé, slegato dalle tendenze contemporanee, ma parte di una narrazione personale, coerente il proprio essere. Così abbiamo iniziato a parlare di bon ton della casa, un nuovo galateo che riscrive l’ordine e il flusso delle stanze, uno scorrere naturale degli ambienti, che si arricchiscono di significato non solo negli oggetti, ma anche nel loro layout che definiscono la casa.

Molly Haas

«Quando i miei clienti hanno acquistato la loro casa, la disposizione è stata un problema fin dall’inizio; non c’era coerenza né armonia tra gli spazi. Così abbiamo applicato delle regole, come nel bon ton, definendo delle buone maniere anche nell’interior design. I precedenti proprietari avevano trasformato la sala da pranzo nella camera da letto principale, con un minuscolo bagno privato e un armadio annesso. La sala era inutilizzata e la cucina era molto datata», racconta il designer Leo Cesareo, che ha completamente riprogettato questa casa di San Francisco, partendo dagli spazi, in un percorso che si snoda stanza dopo stanza. «Abbiamo iniziato a riconfigurare la disposizione degli ambienti così da migliorare il flusso. La sala è diventata la camera da letto/ufficio e, per recuperare una vera e propria zona pranzo, abbiamo progettato un banchetto personalizzato nella cucina con un ripostiglio integrato al di sotto. Abbiamo anche inserito un camino in pietra personalizzato e scaffali a incasso per il loro luminoso soggiorno».

Sopra al camino in travertino creato su misura, una scultura di Chris Wolston (The Future Perfect).Molly Haas

La casa in questione si trova nel cuore dello storico quartiere Castro di San Francisco; la zona è scandita da edifici magnifici che richiamo all’architettura vittoriana, risalente ai primi del ’900. «Volevamo assicurarci che, nonostante il design fosse moderno, ma rispettare la storia dell’edificio», continua il designer che, grazie a una forte amicizia che lo lega alla coppia di proprietari, ha avuto carta bianca per il restyling. «I miei clienti sono una coppia di trent’anni. Siamo amici da circa sei anni e lavorano entrambi nel settore tecnico. Mi hanno contattato per sapere se potevo aiutarli a ridisegnare la loro nuova casa, dopo aver visto il mio ultimo progetto pubblicato su AD».

Nella sala da pranzo: tavolo di Soho Home; lampadario di &Tradition e carta da parati di Affreschi & Affreschi.Molly Haas

Tra le stanze che hanno subito il cambiamento maggiore troviamo la nuova cucina, «la adoro, in particolare il banchetto che abbiamo fatto progettare su misura. I dettagli in ottone e gli splendidi armadietti nuovi brillano grazie alla luce del sole del tardo pomeriggio» – racconta il designer che è riuscito, seppur con poco spazio a disposizione, a creare un angolo conviviale in cui ospitare amici e parenti. Inoltre Leo e i clienti, hanno deciso di inserire un pezzo di grande carattere per far risaltare ancora di più questo ambiente; «sapevamo di volere un pezzo forte da collocare sopra l’angolo del banchetto e abbiamo vagliato diverse opzioni prima di scegliere un progetto personalizzato dei designer italiani di carta da parati: Affreschi & Affreschi. Un’altra opera d’arte degna di nota è una scultura in alluminio fuso dell’artista americano (e amico) Chris Wolston, che abbiamo messo in evidenza sopra il camino. Ci è piaciuto il modo in cui entrambi i pezzi hanno dato un tocco di estrosità al design complessivo».

Molly Haas

«Descriverei il risultato finale come uno stile californiano moderno. Il nostro obiettivo era quello di rispettare l’architettura e i dettagli storici esistenti, laddove possibile, creando al contempo nuovi spazi aggiornati che potessero sembrare senza tempo per altri cento anni. I proprietari sono stati meravigliosi fin dall’inizio. Per fortuna si sono fidati della visione generale e del progetto che avevamo in mente fin dall’inizio. È stato bello vedere i loro occhi illuminarsi quando si sono resi conto di quanto spazio in più siamo riusciti a dare loro, traendo il massimo da questo casa», conclude Leo Cesareo.

  • Molly Haas

    Nel salone un divano di Menu, Sedie Lovette di Soho Home; tavolini Anya in travertino di Anthropologie e tavolo Rutherford di Four Hands. Il lampadario è di Soho Home, sopra al camino una scultura di Chris Wolston.

  • Molly Haas

    Nella sala da pranzo: tavolo di Soho Home; lampadario di &Tradition e carta da parati di Affreschi & Affreschi.

  • Molly Haas

    Nella camera da letto: letto di Anthropologie; taovli di Urban Outfitters; lampade da tavolo di Coco Republic; lampadario di DWR.

  • Molly Haas

    Nel bagno principale: applique di Shades of Light; tappeto di Lulu & Georgia; mentre allo specchio si intravede riflessa l’opera di Maria Dalli.

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