Il restyling di un appartamento con terrazza panoramica a Manhattan
Due appartamenti in uno. Così il designer Tyson Ness, dall’unione di interni diversi a da una terrazza panoramica, ha dato vita a un grande appartamento che gioca con le sfumature del bianco e del nero.
Una terrazza panoramica è protagonista di questo appartamento nel cuore di Manhattan
Dai colori alle linee ben definite, questo appartamento parla della città in cui si trova: New York. I grattacieli specchiati fanno da sfondo a un attico che vanta una terrazza panoramica esposta a nord con vista ininterrotta sullo skyline dell’isola di Manhattan. Ci troviamo a pochi passi dalla NYU (New York University) e da Washington Square Park, all’interno di un tipico edifico di metà ’900. Ad occuparsi del progetto di interior il designer Tyson Ness con base a New York che ci racconta qualche dettaglio sulla storia di questo palazzo: «l’edificio fu costruito nel 1955 per ospitare appartamenti di lusso, in precedenza invece, qui sorgeva un hotel in cui si sono svolti i festeggiamenti per Charles Lindbergh, l’aviatore che negli anni ’20 passò alla storia per il suo volo in solitaria da New York a Parigi». Oggi a vivere in questo appartamento, una coppia con i loro due figli: il proprietario è il fondatore di diversi locali e ristoranti mentre la moglie è un’imprenditrice.
A spiccare nell’interno è la grandezza degli spazi, risultato di un connubio armonioso di due unità differenti, unite per venire incontro alle nuove esigenze della famiglia. «Il cliente è cresciuto qui, nel cuore di Manhattan e del Greenwich Village, lo considera il suo luogo del cuore, non poteva scegliere nessun altro posto in cui far crescere i suoi figli. Quando la famiglia si è allargata, sapevano di dover trovare una casa più grande, ma a causa della mancanza di nuovi edifici nella zona, hanno deciso di acquistare più appartamenti che potevamo combinare e rielaborare in un’unica abitazione», continua Tyson.
Da due a uno: la sfida progettuale
«Non è stato semplice unire due appartamenti – continua il designer – in modo da non creare confusione e fornire spazi aperti per l’intrattenimento e il lavoro, ma anche zone intime per la famiglia, dove giocare e vedere film. Abbiamo raggiunto questo obiettivo grazie a un’abile pianificazione degli spazi, all’uso di porte a scomparsa, per evitare che l’interno sembrasse un corridoio e alla realizzazione di ambienti con le stesse finiture per dare vita a un design armonioso che non sembrasse disgiunto».
Il brief che i clienti hanno dato a Tyson Ness, era quello di creare un interno dai toni neutri che permettesse alla vasta collezione d’arte dei proprietari di risplendere e di fornire uno sfondo perfetto per la vita di tutti i giorni. «Abbiamo utilizzato lo stesso colore bianco (Benjamin Moore Decorator’s White) per tutto l’appartamento, compresi i mobili. Nell’interno troviamo diversi pezzi d’arte di Gregory Siff, Vhils, Peter Tunney, Jojo Anavim, FAILE, Takashi Murakami e dell’attore Adrian Brody; un divano più accogliente per la sala TV (James di Montauk Sofa), che crea uno spazio morbido che invita a rilassarsi e a guardare un film o a giocare sul pouf imbottito. Inoltre siamo riusciti a incorporare abilmente anche diversi elementi funzionali, come l’angolo lavanderia, nascosto dietro a una porta che, quando chiusa, diventa un tutt’uno con il muro. L’architetto, Erik Ajemian, e l’appaltatore hanno avuto un occhio di riguardo e hanno curato tutti i dettagli per assicurarsi che questo spazio fosse allestito correttamente», racconta il designer.
La sala, una delle stanze preferite del designer, è situata all’angolo dell’appartamento, in modo da essere inondata di luce naturale e da consentire l’uscita sulla terrazza panoramica. «Dopo mesi di lavoro sul progetto, abbiamo creato una casa molto tranquilla, che offre un luogo rilassante dove ricaricarsi per il giorno successivo, cosa di cui entrambi i clienti hanno bisogno. L’appartamento è stato inoltre intelligentemente suddiviso in aree pubbliche e aree private, in modo da consentire un’intensa attività della famiglia, pur offrendo un’area più privata. Ricordo che poco dopo il trasloco mi è stato detto che ci si sentiva “come a casa”, che è il miglior complimento che si possa ricevere quando si lavora a questo tipo di progetti di ristrutturazione», conclude Tyson Ness.