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Karl Lagerfeld in alcuni scatti d’epoca fra gli anni ’50 e i ’70

Karl Lagerfeld, stilista straordinario, discreto ma audace

Karl Lagerfeld aveva un’immagine molto riconoscibile per i suoi occhiali scuri, i capelli bianchi raccolti in una coda di cavallo, e gli outfit bianchi e neri, ma sapeva essere molto discreto sulla sua vita personale e familiare. Nato ad Amburgo, Karl Lagerfeld odiava essere chiamato Kaiser Karl, un riferimento diretto alle sue origini tedesche. Gli piaceva anche mentire sulla sua età e non ha mai rivelato la sua data di nascita per mantenere vivo il mistero. La sua frase preferita? “Io vendo solo la facciata, voi dovete solo la vostra verità a voi stessi”. Nonostante la sua discrezione, tratto essenziale della sua personalità, Karl Lagerfeld è stato in grado di mostrare al mondo la sua fervida creatività attraverso numerose collezioni di moda.

Karl Lagerfeld vince il premio « Secrétariat international de la laine »  nella categoria cappotti, nel 1954. © Keystone/Getty Images

Dall’illustrazione di moda alla direzione artistica di Chanel

Karl Lagerfeld inizia la sua carriera come illustratore di moda nel 1954. Muove presto i primi passi nel mondo della moda grazie a Pierre Balmain e diventa assistente di quest’ultimo fino al 1955. Solo nel 1959 diventa direttore artistico di una casa di moda, e prende le redini artistiche di Jean Patou. Fu l’inizio di una lunga serie… Karl Lagerfeld lavora anche per Chloé per sviluppare le collezioni di prêt-à-porter e di accessori del brand. Poi, nel 1965, passa a Fendi, per cui inventa il logo con le due “effe” rovesciate. Oltre ad aver diretto la prestigiosa maison italiana, il couturier tedesco è stato direttore artistico di Chanel per quasi trentasei anni, perpetuando così il mito dell’eleganza francese tanto caro alla storica maison, mito creato dalla sua fondatrice, Coco Chanel.

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