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Maturità 2023, via libera del CSPI all'ordinanza ministeriale: si tenga conto del percorso e delle difficoltà affrontati nel triennio pandemico – Orizzonte Scuola Notizie

L’ordinanza ministeriale sottoposta al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) prevede il ritorno alla procedura standard per l’esame di Stato del secondo ciclo per l’anno scolastico 2022/2023, in conformità con il Decreto Legislativo 62/2017.

Il CSPI sottolinea l’importanza dell’esame di Stato come momento cruciale nell’esperienza scolastica, in cui non solo vengono valutate le conoscenze, abilità e competenze acquisite, ma anche il percorso formativo e la crescita personale degli studenti.

A causa dell’emergenza epidemiologica negli ultimi tre anni scolastici, il normale svolgimento delle attività didattiche è stato profondamente influenzato, causando difficoltà nell’insegnamento-apprendimento e modifiche alla procedura di esame di Stato. Il CSPI auspica quindi che nella preparazione delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio di esame si tenga conto del percorso e delle difficoltà affrontate dai giovani e che la valenza orientativa del colloquio venga valorizzata.

In questo anno scolastico, gli studenti e i docenti degli Istituti Professionali affronteranno per la prima volta la nuova modalità di svolgimento della seconda prova scritta, che sarà predisposta dalla commissione in base al percorso formativo seguito dalla scuola e alla cornice nazionale trasmessa dal Ministero. Il CSPI auspicherebbe l’adozione di adeguate misure di supporto, come FAQ, tutorial video, per rendere chiaro il processo di preparazione della prova e organizzare simulazioni a livello nazionale per questa importante innovazione didattico-pedagogica.

PARERE [PDF]

La prima prova

La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti.
Si svolge mercoledì 21 giugno 2023 alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.

La seconda prova

La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Quest’anno torna ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame).
Il Ministero, con un apposito decreto, ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova.
Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca.

Terza prova solo in alcuni casi particolari

Per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia, è presente una terza prova scritta.

Il colloquio

Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica.
Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: in poche parole, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. La commissione propone al candidato l’analisi di testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare che abbia acquisito contenuti e metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze e collegarle per argomentare in maniera critica e personale utilizzando anche la lingua straniera.
Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.

Esame di Stato 2023 conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nota informativa

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