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Palazzo Monti, tra soffitti affrescati e riflessi di luce

Palazzo Monti, residenza d’artista e incubatore di creatività

Una delle sale comuni di Palazzo Monti. A parete, dipinto di Bea Bonafini; divano Gervasoni e lampada da terra Arco, design F.lli Castiglioni.Omar Sartor

Tonalità tenui e accoglienti. Visioni e scorci di stanze in sequenza. Ma anche grandi portali bianchi e soffitti raffiguranti immagini ultraterrene e figure celesti, in un’addizione di affreschi ed elementi decorativi provenienti da diverse epoche. Palazzo Monti si compone di grandi spazi costantemente sezionati da tagli luminosi che ne scandiscono il ritmo. Riflessi ambrati di luce pronti ad incorniciare dettagli e figure dalle forme sinuose e naturali, amplificando le dimensioni degli interni.

La residenza per artisti

La residenza per artisti si compone di diversi piani, tra aree dedicate al vivere collettivo dei numerosi abitanti del palazzo e spazi destinati al lavoro e agli allestimenti. Fattore comune di tutte queste stanze è l’atmosfera fascinosa che le avvolge, tra elementi decorativi, arredamento minimalista e oggetti d’antiquariato. L’ambiente viene reso ancor più interessante dalla moltitudine di arredi collezionati dal padrone di casa Edoardo Monti, il quale ha collezionato una serie di oggetti assai curiosi, che animano gli interni della residenza come fossero animali domestici.

Una delle camere da letto, con artwork di Andrea Bocca.Omar Sartor

La bellezza degli interni incornicia le opere prodotte dagli artisti in residenza ma non solo, quest’ultima infatti rappresenta anche una fonte di ispirazioni per le personalità che risiedono a palazzo. Si possono ritrovare diversi lavori, in particolare negli spazi comuni al pian terreno, in cui sono ben visibili elementi dell’apparato decorativo reinterpretati, lasciati dagli artisti in collezione. Prendendo parte al programma di residenza, artisti da tutto il mondo ritrovano la possibilità di lasciarsi ispirare dalle meraviglie del palazzo e del Bel Paese, generando nuove collaborazioni.

Omar Sartor

La mostra “The Great Women Artists IV”, a cura di Katy Hessel 

Alla sua quarta edizione, la mostra The Great Women Artists IV, curata da Katy Hessel, storica dell’arte e fondatrice del network internazionale The Great Women Artists, presenta i frutti della residenza annuale a Palazzo Monti delle artiste Lydia Blakeley, Eliza Hopewell e Christina Kimeze, tre delle pittrici più entusiasmanti della Gran Bretagna. I dipinti in esposizione mostrano oggetti, figure, motivi e ambientazioni che richiamano il palazzo e il contesto paesaggistico bresciano in una miscela di surrealismo e scenari evocativi. Le opere creano così percorsi visivi emotivi e coinvolgenti che invitano gli spettatori a osservare gli elementi tipici del territorio del Nord Italia attraverso una nuova lente. 

Christina Kimeze, Interior III, 2022. L’opera è parte di The Great Women Artists IV, in mostra a Palazzo Monti.Alberto Petrò. Courtesy Palazzo Monti

Le opere di Lydia Blakeley indagano con atteggiamento giocoso al tipico ambiente domestico italiano, dove gli oggetti del passato dialogano con un ambiente contemporaneo. Attraverso a pittura l’artista si interroga sugli usi e le funzioni di tali oggetti, e sulla loro effettiva rilevanza al giorno d’oggi. Esplorando i Grand Maestri settecenteschi della storia dell’arte italiana e le loro riproduzioni del mondo canino, Blakeley attinge da quelle raffigurazioni per proporre una nuova raffigurazione, contemporanea, della figura del cane all’interno del contesto domestico. 

Lydia Blakeley, Scale and Polish e Study of Whimsy, 2022.Alberto Petrò. Courtesy Palazzo Monti

Eliza Hopewell si allontana per la prima volta dai suoi medium, la pittura su ceramica e murale, per cimentarsi con dipinti più piccoli su tela, carta e cartone. Le sue opere, quasi filmiche, fotografano scenari contemporanei intrisi di drammaticità, dove si possono rintracciare elementi che strizzano l’occhio all’arte rinascimentale. Prendendo ulteriore ispirazione dalla letteratura e dalla poesia gotica, l’artista mette in mostra i soggetti femminili delle sue creazioni all’interno di ambientazioni misteriose, dove la natura è dirompente e tempestosa.

Lydia Blakeley, Whimsy e Whimsy Two, 2022.Alberto Petrò. Courtesy Palazzo Monti

Christina Kimeze espone grandi dipinti, costituiti da passerelle a più pannelli, che si concentrano sul soggetto femminile in ambienti interni ed esterni. Gli scenari evocano un vagabondare in altri mondi, mondi che a loro volta si mescolano e si intersecano. Gli sfondi fluidi e dinamici si fondono con il soggetto principale – una donna, che cammina o fa il bagno, sprigionando un senso di libertà e liberazione. L’immagine finale che ne scaturisce è affascinante, al tempo stesso immersa nel mondo contemporaneo e quasi divina. Con le sue opere, l’artista mette l’accento sull’idea di esistere tra più spazi emotivi, e sui sentimenti che possono nascere dal collocarsi in questo interstizio.

La mostra The Great Women Artists IV è visitabile a Palazzo Monti fino al 30 gennaio 2023.

Eliza Hopewell, Loud without the wind was roaring, 2022.Alberto Petrò. Courtesy Palazzo Monti

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