Ennesima morte prematura. Questa volta la vittima una bambina di appena 12 anni deceduta per un’emorragia cerebrale.

La tragedia si è consumata in provincia di Parma. La piccola Syria Scala è stata vittima di una diagnosi sbagliata che ne ha causato il prematuro decesso.

12enne morta per emorragia cerebrale
Syria Scala/ archivio web-Leggilo

È stata rinviata a giudizio per omicidio colposo la pediatra che nel luglio 2020 ha preso in cura la 12enne Syria Scala, poi morta l’11 dello stesso mese. Secondo la procura di Parma la dottoressa  sbagliò la diagnosi provocando così il decesso della giovane paziente. La vicenda si è consumata nel piccolo comune di Collecchio, nel Parmense, dove la 12enne viveva. Il 7 luglio 2020, insieme con la madre,  Syria Scala si era recata dalla pediatra per una visita a causa di  alcune vesciche che aveva in bocca e che le procuravano molto fastidio. Secondo il medico si trattava di una banale gengivostomatite che le aveva provocato quelle afte, da qui la decisione di curare quei sintomi con un semplice farmaco in spray. Le condizioni della piccola però si sono aggravate e dopo solo quattro giorni è morta  a causa di un’emorragia cerebrale.

I risultati dell’autopsia 

12enne morta per emorragia cerebrale
I funerali di Syria/ archivio web-Leggilo

Stando a quanto appurato dalla successiva autopsia effettuata sul corpo della bambina, Syria Scala non aveva – come diagnosticato dalla pediatra – afte in bocca ma lesioni petecchiali dovute a una grave carenza di piastrine. Un errore diagnostico da parte del medico che, secondo la Procura di Parma, avrebbe portato alla rapida morte della 12enne. Per questo il gup Sara Micucci su richiesta del pm Emanuela Podda ha deciso per il rinvio a giudizio per la pediatra che ora dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo. Il processo comincerà il prossimo 23 novembre. Errare è certamente umano ma ci sono errori che provocano danni irreparabili come in questo caso. Purtroppo gli errori medici non sono così rari. Qualche settimana fa, a Mantova, una giovane mamma di 37 anni è stata rimandata a casa per ben tre volte dai dottori del Pronto soccorso in quanto, nonostante i ripetuti malesseri accusati, a detta dei sanitari la donna non aveva nulla di grave. Purtroppo non era così e,infatti, la giovane mamma è poi morta a casa.