Casa di Langa, il resort 5 stelle eco sostenibile sulle colline dell’Alta Langa, ha iniziato la sua terza stagione. Per i fortunati ospiti, nuovissimi servizi e esperienze uniche, legate al territorio e finalizzate alla scoperta di una zona ricchissima di verde, in un hotel circondato da 42 ettari di boschi. Assieme al resort riapre anche il Fàula Ristorante, guidato dallo chef Daniel Zeilinga, che offre una cucina ricercata ed elegante che attinge alcune delle sue materie prime dal grande orto biologico e dalla serra all’interno della struttura.
I sentieri nei boschi e nel giardino
Sono due i percorsi offerti da Casa di Langa e studiati dal giardiniere Luigi Merlo, due passeggiate nella frescura di due boschi distinti nella proprietà, circondati da alberi imponenti e verdi arbusti, nella vegetazione spontanea dell’Alta Langa.
Il primo sentiero che si percorre in circa mezz’ora, porta al meraviglioso Bosco dei Ciliegi, mezzo ettaro di pioppi bianchi e grigi, noci e antichi ciliegi piantati tra i 50 e gli 80 anni fa. Qui è possibile avvistare tane di tassi e tracce di caprioli, volpi e altra fauna selvatica della zona, e osservare le innumerevoli specie ornitologiche che qui abitano.
Il secondo percorso, di circa 25 minuti di cammino, arriva in un bosco da fiaba, dove gli imponenti alberi offrono verde riparo e frescura. Un luogo incantato dove passeggiare tra aceri, faggi, castagni, tra gli ormai rari olmi e frassini, un bosco che rappresenta l’Alta Langa e i suoi maestosi alberi, che arrivano fino ai 20 metri d’altezza. E poi viburni, asparagi, arbusti e innumerevoli specie di flora selvatica.
L’orto e la serra
L’orto e la serra sono seguiti dal giardiniere Luigi Merlo, coadiuvato da altri tre giardinieri, che curano il verde dell’intero resort Merlo ha realizzato inoltre una serie di palizzate con siepi di piccoli frutti, circa 40 tipologie diverse, grazie a un lavoro di ricerca con vivaisti in tutta Italia, mentre accanto al ristorante sono state piantate ben 180 piante aromatiche, selezionando semi antichi e non.
L’orto copre quasi 3.000 metri quadri ed è delimitato da una siepe edule di lamponi gialli e bianchi, more senza spine e altri piccoli frutti, che impedisce così l’ingresso degli animali selvatici. In coltivazione asparagi stagionali di diverse varietà, bancali rialzati di fragole, piselli, taccole e fave, cipolle e aglio di varietà antiche, mentre è in previsione la realizzazione di una carciofaia. L’orto e la serra servono ben tre reparti della struttura di Casa di Langa, oltre al ristorante Fàula, anche il Sorì Cocktail Bar, che utilizza erbe e fiori per i suoi infusi, e la Spa, per la realizzazione di acque aromatizzate e infusi. Il foraging, infine, procura erbe spontanee e fiori eduli, che lo chef valorizza in alcuni dei suoi piatti.
Il nuovo menù verde dell’orto
Daniel Zeilinga
Lo chef Daniel Zeilinga già dalla scorsa stagione ha studiato un menù interamente green, dedicato alle preziose materie prime dell’orto, riuscendo a creare piatti di incredibile golosità, al cui centro c’è la valorizzazione dell’elemento vegetale. Quest’anno il menù dell’orto sarà in perenne rotazione a seconda delle materie prime disponibili. Un menù degustazione che va di pari passo con le primizie di stagione e la spontanea maturazione di frutta e ortaggi, che sono interpretati di volta in volta a mano libera dallo chef. Un omaggio gastronomico a Madre Natura.
Accanto al menù verde, anche la scelta alla carta che prevede tre piatti per portata, con nuovissime creazioni, come il Carpaccio di Fassona allevata in Piemonte, con salsa di parmigiano di vacche rosse, il Risotto all’acqua di radici di prezzemolo, aglio dolce e lumache al verde, ma anche la Ceasar di coniglio, che è ormai diventato un piatto firma dello chef, che però ritorna con un ‘twist’ super local, l’aggiunta di salsa Rubra, il “ketchup” piemontese. Il menù Degustazione invece, dà libero sfogo alla creatività di Daniel Zeilinga, che parte dal territorio langarolo che viene contaminato da tocchi internazionali frutto delle sue esperienze. Sei portate che vanno dallo Sgombro rafano e cetriolo all’animella di agnello glassata con salsa di yogurt piselli e agretti, per arrivare ai Gyoza di Langa, ripieni di maiale nero e salsiccia e cipollotti, bagnati con brodo di carne e funghi.
Il Resort
Il progetto Casa di Langa, sviluppato grazie a una progettazione architettonica rispettosa del paesaggio naturale circostante e ispirata a una filosofia di sostenibilità applicata in ogni singolo aspetto strutturale e funzionale dell’hotel. Dall’impegno “carbon neutral” all’utilizzo di acqua riciclata al 100% per l’irrigazione, dagli impianti geotermici e fotovoltaici funzionali al riscaldamento, dalle cellule PV ai pannelli solari, dal legno con certificazione ambientale FSC alle finestre ad alte prestazioni fino all’obiettivo operativo di azzerare l’utilizzo di plastica monouso generalmente utilizzata per gli accessori destinati agli ospiti. Sono 39 le camere e le suites del resort, tutte dotate di terrazza e arredate con elementi di design dai colori tenui e caldi, che rispecchiano quelli della natura circostante. All’interno delle stanze, una zona relax e un bagno con tonificanti docce a pioggia e prodotti da bagno rilassanti Le Labo.
L’ampia piscina esterna regala una vista spettacolare sulle colline circostanti, mentre la bellissima Lelòse Spa, il centro benessere dell’hotel, propone terapie realizzate con prodotti naturali.