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“Una vita da social”, la Polizia in campo contro cyberbullismo e insidie della rete – BergamoNews

Bergamo. A soli 12 anni aveva ben tre profili su Badoo, nota piattaforma di incontri per adulti. Veniva contattata da uomini che volevano un appuntamento di persona, oppure le inviavano fotografie chiedendo in cambio dei suoi scatti.

Se n’è accorta la madre, che si è subito rivolta alla polizia postale della questura di Bergamo. Gli agenti hanno avviato le indagini e sono riusciti a risalire a quattro persone, hanno disposto delle perquisizioni nel corso delle quali hanno trovato del materiale compromettente ed è scattata per tutti la denuncia. Il caso è stato anche segnalato alla procura dei minori di Brescia.

Questo è solo uno dei numerosi casi legati al mondo del web che coinvolgono dei minori. Ci sono poi il cyberbullismo, l’adescamento, le truffe. La rete è insidiosa per tutti, soprattutto per ragazzi, spesso giovanissimi, che non hanno ancora la maturità e gli strumenti per gestire determinate situazioni.

Per contrastare certi fenomeni e soprattutto per mettere in guardia i ragazzi rispetto alle insidie del web, la Polizia di Stato organizza da dieci anni l’iniziativa “Una vita da social”. Con un grosso tir parcheggiato in piazza Matteotti, all’interno del quale è stata allestita una saletta con uno schermo, gli agenti responsabili del progetto mercoledì mattina hanno incontrato a turno 8 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città di Bergamo.

“Il truck è itinerante e ci permette di far conoscere ai bambini e ai ragazzi l’attività dei vari reparti della polizia, ma ci permette soprattutto di parlare loro di ciò che può accadere se si fa un uso distorto delle tecnologie – spiega Michele Attolico, responsabile della sezione Cibernetica della polizia postale di Bergamo -. Anche perché tantissimi ragazzi utilizzano i social nonostante per iscriversi ci siano dei limiti d’età. Whatsapp ad esempio può essere usato dalle persone con più di 16 anni e se sono stati imposti tali limiti c’è un motivo. La Polizia di Stato ancora una volta scende dunque in campo al fianco della scuola con un solo grande obiettivo: fare in modo che il fenomeno del cyberbullismo e tutte le forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie non facciano più vittime”.

L’iniziativa, che vede in campo gli operatori della polizia postale e quelli del Ministero dell’Istruzione, mira a prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, con un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo sulla pagina Facebook dedicata a “Una vita da social” potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

A Bergamo, oltre al truck della Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’aula multimediale ormai il simbolo di “una vita da social”, erano presenti personale e mezzi della Questura e della Polizia Scientifica. I ragazzi si sono divertiti ad accarezzare i due cani dell’unità cinofila e sono rimasti affascianti da Willy, il robot utilizzato dagli artificieri per analizzare a distanza pacchi, borse o valigie sospette.

Ospiti speciali dell’evento sono state Francesca Valla, meglio nota come “Tata Francesca”, esperta educativa in vari programmi televisivi ma anche di spazi via radio. A seguire la ex pallavolista italiana, nel ruolo di schiacciatrice, Francesca Piccinini e a chiudere la mattinata Lucia Castelli, pedagogista del settore giovanile dell’Atalanta, già impegnata nel progetto “Atalanta Buoni Comportamenti”, per la diffusione della cultura per l’uso corretto dei social e della rete.

Sempre nella stessa giornata, in occasione dell’evento organizzato dall’Istituto comprensivo di Ciserano e l’Associazione Croce Bianca di Milano – Sezione di Ciserano, la polizia ha portato all’esterno della scuola il Pullman Azzurro, la Lamborghini e l’auto storica della Stradale. Durante tutta la mattinata gli studenti della scuola secondaria di primo grado sono stati coinvolti in un’iniziativa dedicata alla sicurezza stradale, durante la quale sono stati toccate le tematiche del rischio dell’uso di alcool e droghe alla guida. Per l’occasione gli operatoti della Polizia di Stazione e della Sezione di Polizia Stradale di Bergamo hanno utilizzato gli strumenti in dotazione nei servizi di Polizia Stradale ed Educazione Stradale, quali il “Percorso alcool visual”, il “Simulatore di guida per moto”, “l’Etilometro” ed i video dimostrativi.

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