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Versace sfila a Los Angeles con una nuova, stellare «couture-à-porter»

Tutto, nell’ultima sfilata di Versace a Los Angeles, richiama al motivo e all’archetipo di stella: quelle iconiche del cinema, la cui impalpabile allure glamour ha calcato la passerella al crepuscolo di Los Angeles; quelle metaforiche – e tangibili al tempo stesso – della Walk of Fame della stessa città, che simboleggiano il luccichio dello showbiz. Ma anche le star presenti fisicamente allo show per l’Autunno-Inverno 2023/24, dal front row con Cher, Elton John e Pamela Anderson, al catwalk con le top del firmamento moda, da Naomi Campbell a Gigi e Bella Hadid.

Un po’ come per voler anticipare la scintillante serata degli Oscar, Versace ha dato vita a un momento hollywoodiano memorabile, con una spettacolare vista della città dal tetto del Pacific Design Center: all’ora più magica e «golden» del tramonto, la casa di moda ha voluto far rivivere, analogamente, quell’era d’oro a cui si volge eternamente lo sguardo, in termine di stile ed eleganza. Il punto di partenza della collezione, oltre all’ispirazione cinematica dagli anni ‘20 sii ’60, è stato l’Atelier Versace e, più nello specifico, la collezione della Primavera-Estate 1995 concepita dal solo e unico Gianni Versace. La sfilata e i capi sì, ma anche gli scatti a essa dedicati di Richard Avedon e Steven Meisel, che ne hanno saputo estrarre e sublimare la sensualità.

Nonostante non si tratti di una collezione di alta moda, quella per l’Autunno-Inverno 2023/24 potremmo definirla una «couture-à-porter», tanto è forte la puntualizzazione sulla sartorialità. Forme pure ed essenziali sono state il cuore pulsante dello show, dalle scollature geometriche alle tondeggianti spalle e al volume a clessidra, ma anche tanto nero come vero e proprio statement, intervallato da esplosioni di colore tipiche degli anni ‘90, dal rosa shocking al turchese, così come da alcuni riconoscibili leitmotiv di questo decennio: strass, denim e nylon, per citarne alcuni, come a infondere quel tocco pop per ironizzare su décolleté classiche, guanti e drappeggi da diva d’antan.

Ma il cenno più significativo agli anni ’90 è stato il ritorno delll’hardware Medusa del 1995 – che debuttò nella campagna Versace dello stesso anno nientemeno che con Madonna – su cinture e bottoni. Dopo quella che Donatella Versace stessa ha definito «un’abbuffata di street style», la stilista è voluta tornare al lusso puro e crudo. Ovvero alle fondamenta stesse della casa di moda, poste da suo fratello Gianni, trasportata dal senso di libertà e di infinite possibilità artistiche di cui solo in una città come Los Angeles ci si può inebriare. Nella gallery, le foto più belle della sfilata Versace per l’Autunno-Inverno 2023/24.

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