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MARC CHAGALL. LA POESIA DELLE EMOZIONI – James Magazine

Opera Gallery è lieta di presentare Marc Chagall, la poesia delle emozioni, una mostra-evento dedicata esclusivamente alle opere dell’artista franco-russo, figura chiave della pittura moderna. Nel corso degli anni, Opera Gallery ha costituito una delle collezioni private più importanti del mondo, composta da opere che vanno dagli anni Trenta fino alla morte di Chagall nel 1985. Queste opere saranno esposte a Parigi dal 18 marzo al 19 aprile 2023.

Marc Chagall, The Lover with the Red Profile and the Blue Donkey (1971). ©Adagp, Paris, 2023

Tra le venti opere emblematiche esposte, ognuna delle quali testimonia la storia intima e personale di Chagall, il pubblico troverà i temi preferiti dall’artista: la sua musa e prima compagna Bella Rosenfeld, coppie di innamorati, studio per gli amanti del ponte, coppia al chiaro di luna, l’amante dal profilo rosso e l’asino blu, musicisti, il violinista, animali, l’asino verde, creature ibride, ma anche i suoi ricordi d’infanzia a Vitebsk, fiori, amanti con un bouquet, scene circensi, clown multicolore, paesaggi di esilio.

Piene di colori vividi e di luce, le opere di Marc Chagall rivelano il cuore e l’anima di un artista che trabocca di amore per tutto ciò che lo circonda.

Marc Chagall, The Painter with Posies (1984). © Adagp, Paris, 2023

“Amo l’amore. Tutto ciò che dipingo riguarda l’amore e il nostro destino. L’amore mi aiuta a trovare il colore. Si potrebbe anche dire che trova il colore stesso e io lo metto sulla tela. È più forte di me e viene dal profondo della mia anima. È così che vedo la vita”. (Intervista a Marc Chagall con il critico d’arte Vassili Kamenski)

Marc Chagall

Marc Chagall, Self Portrait (1940). Gouache, pastello e carboncino su carta applicata su tela 50,2 x 60,8 cm

Primogenito di nove figli, Marc Chagall nacque nel 1887 a Liozna, nella regione di Vitebsk, che considerava il “paradiso ingenuo dell’infanzia” e che rappresentò in numerose occasioni nelle sue composizioni. Cresciuto in una famiglia ebraica chassidica in cui i sogni, le feste e la gioia erano esaltati da una perenne meraviglia, Chagall trasformava tutto ciò che vedeva in una favola.

Marc Chagall, The Green Donkey (1978). © Adagp, Paris, 2023

L’artista ha avuto una vita tumultuosa, costellata di esili e viaggi successivi in un’Europa segnata dai pogrom e dalla Shoah. In effetti, lo sviluppo della sua carriera e i conflitti mondiali lo costrinsero a spostarsi più volte tra Francia, Germania e Russia, pur rimanendo negli Stati Uniti. Chagall cercò di infondere nelle sue opere una felicità che sperava potesse diventare universale: la religione, l’amore e la vita erano per lui fonti inesauribili di gioia, impregnate di una potente aura poetica che definì tutta la sua arte: “se tutta la vita finisce inevitabilmente, dobbiamo colorarla con i nostri colori di amore e speranza”.

Spesso confrontato con vari movimenti artistici, come il tardo fauvismo o il nascente cubismo, Chagall non apparteneva a nessuna scuola e lavorava in totale libertà. Era solito dire: “non voglio essere uguale agli altri, voglio vedere un mondo nuovo” ed è probabilmente per questo che lo stile delle sue composizioni è così unico. Infatti, la sua rappresentazione di persone, animali e oggetti spesso sfida le leggi dell’immaginazione, della gravità e persino della logica.

Marc Chagall, The Painter, the Bride and Her Painting or Couple and Violinist (1975 circa). Olio e tempera su tela, 100,3 x 81 cm

Nel corso della sua carriera particolarmente ricca e diversificata, Chagall assunse una moltitudine di importanti commissioni, sia pubbliche che private. L’artista ha creato vetrate a Metz, Reims, Gerusalemme e presso la sede delle Nazioni Unite a New York, Zurigo e Magonza. Inoltre, ha dipinto un affresco all’Opéra National de Paris e un sipario al Metropolitan Opera di New York. Ha realizzato anche mosaici (Le quattro stagioni, 1974, Chicago), arazzi, tra cui gli arazzi Gobelins tessuti per la Knesset (il parlamento israeliano) e opere teatrali come le scene e i costumi di Daphnis et Chloé all’Opéra national de Paris.

Chagall produsse anche un gran numero di litografie e incisioni per illustrazioni e ceramiche. Dopo aver conosciuto Guillaume Apollinaire e Blaise Cendrars, con cui poteva conversare in russo, si cimentò anche nella poesia. Nel 1973 è stato inaugurato a Nizza (Francia) il Museo Nazionale Marc Chagall.

Marc Chagall è morto nel 1985 a Saint-Paul-de-Vence, dove è sepolto, lasciando dietro di sé un’opera prolifica, a volte audace, ma sempre emozionante.

Marc Chagall, The Painter (1976). Olio su tela, 64,9 x 54,2 cm

Le sue opere sono state e sono tuttora esposte e retrospettate in tutto il mondo e sono presenti in molte prestigiose collezioni pubbliche e private come il Guggenheim Museum e il Museum of Modern Art di New York, l’Art Institute di Chicago, il Philadelphia Museum of Art, il Musée du Louvre e il Musée National d’Art Moderne di Parigi, per citarne alcuni.

OPERA GALLERY

Marc Chagall, Les amoureux au village sur fond rouge (1968). Olio e china su tela, 55 x 46 cm

Situata al 62 di rue du Faubourg Saint-Honoré, nel triangolo d’oro di Parigi, Opera Gallery, galleria d’arte moderna e contemporanea fondata nel 1994 da Gilles Dyan, conta oggi una rete di quattordici gallerie d’arte in tutto il mondo: a Parigi, Londra, Monaco, Ginevra, New York, Miami, Aspen, Dubai, Beirut, Singapore, Hong Kong, Seoul e una galleria di prossima apertura a Madrid. Diretta da Marion Petitdidier, la galleria parigina offre una selezione permanente di opere di artisti moderni, del dopoguerra e contemporanei (Pablo Picasso, Jean Dubuffet, Alexander Calder, Pierre Soulages, Manolo Valdés, Fernando Botero), oltre a mostre monografiche, collettive e tematiche a un pubblico di amatori e collezionisti, sia privati che pubblici.

La poesia delle emozioni

18 marzo/19 aprile 2023

Opera Gallery

62, rue du Faubourg Saint-Honoré

Parigi

operagallery.com

Cover: Marc Chagall, The newlyweds with rooster (1975). Olio, tempera, china su tela, 32 x 63,8 cm

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